Piazza Cattaneo imbandierata a festa, un pullman altrettanto colorato di biancoblu che porta la squadra dallo stadio alla piazza, la gente che aspetta l’arrivo dei calciatori.
Immagini che riportano ai gloriosi anni in cui il calcio a Sant’Anastasia raccontava di serie D, C2, e che lo Stasia Soccer ha fatto rivivere in questa sera di settembre per la presentazione della rosa 2011/12.
Una serata per far conoscere i nuovi beniamini in pantaloncini e tacchetti, per dare il via alla nuova stagione agonistica insieme alla cittadinanza, per rafforzare la propria identità cittadina. Lo Stasia che si è rifatto il trucco, vuol ripartire da qui: da una piazza piena di anastasiani che accettino e supportino, al di là del progetto sportivo, anche l’obiettivo della società di impegnarsi nel sociale coinvolgendo nelle sue attività le scuole e le associazioni di volontariato presenti a Sant’Anastasia.
La serata, allietata da musica e sketch di alcuni artisti locali, è stata anche l’occasione per presentare la collaborazione con la trasmissione televisiva Golden Gol, ideata e condotta da Mario Cacciatore: “Mancavo da Sant’Anastasia dai tempi della serie C e sono contento di essere presente al varo di questa nuova squadra, che sia di buon auspicio per il futuro”.
Lo stesso giornalista napoletano ha poi chiamato uno ad uno sul palco i giocatori biancoblu e lo staff tecnico, lasciando il microfono infine a mister Alessandro Rosolino: “Stasera ho sentito spesso la parola rinascita, quella sportiva della squadra, quella sociale del paese. È una parola che mi piace e che mi ha spinto a scegliere di abbracciare il progetto Stasia: le mie non sono frasi fatte, sono davvero soddisfatto della mentalità giovane ma competente di questa società. Non facciamo promesse vane stasera, ma di sicuro ci impegneremo sempre al massimo in questo campionato”.
A chiudere la presentazione il dg Salvatore Raia, un ritorno per lui in biancoblu: “La manifestazione di stasera, organizzata a tempi di record grazie soprattutto all’amministrazione che ci è stata vicino, è un primo segnale del nostro essere presenti sul territorio. Da anastasiano sono orgoglioso di mettere il mio tempo e le mie competenze a servizio della squadra del mio paese; ancor di più se lo sport serve da traino per risvegliare Sant’Anastasia. Ai tifosi e a tutti i cittadini chiedo di darci una mano, non ci lasciate soli, lo Stasia siamo tutti noi”.