Cominciamo bene! Non può che essere questo il giusto titolo per la nuova stagione dei bianchi. Il Savoia in un caldo e soleggiato pomeriggio di settembre, mette in scena una prestazione autorevole ed entusiasmante, con l’intero tridente Guarro-Savarese-Montaperto a timbrare il cartellino.
Il pubblico di Torre Annunziata torna, dopo la pausa estiva, ad affollare gli spalti del Giraud, con gli ultras che occupano in massa il settore distinti, finalmente riaperto.
La formazione agli ordini di Vitter ci mette poco a passare in vantaggio, con un ispiratissimo Nino Guarro autore della prima rete stagionale con un perfetto diagonale mancino. I minuti successivi mettono in evidenza ancora qualche difetto di intesa, ma di contro manifestano un potenziale da squadra schiacciasassi. La difesa appare granitica ed affidabile, Ottobre orchestra divinamente la mediana, Terlino ed Amoruso si muovono bene sulle fasce, Guarro e Savarese inventano e costruiscono palle gol per un Montaperto arruginito, ma già decisivo.
La partita la chiude Savarese al 34′ con il suo solito mancino che conduce i bianchi alla seconda ripresa senza affanni.
Nel secondo tempo il Savoia parte subito forte. Guarro sigla il 3-0 con un pregevole colpo di testa, in seguito ad un ottimo cross di Ianniello, sugli sviluppo di un’intestardita azione personale.
Il pubblico incita la squadra, ed incoraggia Montaperto ancora all’asciutto. Il bomber non si lascia pregare e trova una doppietta negli ultimi 15 minuti della ripresa, dopo aver sfiorato l’eurogol nel primo tempo, ed aver ciccato un paio d’occasioni all’inizio del secondo tempo.
Il Ferrini in campo non si vede, se non per la fortunosa rete messa a segno sul 4-0 dopo una grossolana mischia in area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella prossima gara i bianchi saranno chiamati a ripetersi sul campo del Monte di Procida.
I presupposti sembrano esserci per una nuova stagione esaltante.
Adesso sta tutto agli uomini di Vitter condurre il Savoia verso la serie D, per accontentare un pubblico mai domo, e mai sazio di vittorie, che in barba alle categorie e ai fallimenti degli ultimi anni, continua ad affollare le gradinate del Giraud, più di quanto non facciano i “colleghi” delle numerose squadre, che militano nei campionati professionistici.
Pierluigi Vitale
