Restare nell’ASL NA1 conviene ai cittadini porticesi. Questo è quanto sostiene il consigliere comunale e regionale Carlo Aveta, capogruppo de “La Destra” di Portici che in una conferenza stampa attacca i centri convenzionati e spiega perché combatte affinchè la città della Reggia non ritorni nell’ASL NA3. Aveta, in forza all’opposizione al consiglio comunale, è stato più volte indicato dai proprietari dei centri convenzionati come il “principale colpevole” del non rientro della città di Portici nell’ASL NA3, dato che nello scorso autunno durante il consiglio regionale fece rinviare in V commissione la proposta di legge numero 99, che avrebbe riportato Portici nella vecchia ASL di appartenenza. “In un primo momento mi sono schierato anche io per il ritorno nella ASL NA3 – commenta Carlo Aveta – poi, da un approfondimento della vicenda ho capito che non sarebbe convenuto ai porticesi ma solamente ad alcuni centri convenzionati. Personalmente ho iniziato questa battaglia nello scorso autunno, quando in consiglio regionale sono stato l’artefice del rinvio in V commissione della proposta di legge numero 99 che avrebbe riportato la città di Portici nella ASL NA3. I due principali centri convenzionati porticesi – attacca il consigliere regionale -, ovvero la clinica Bianchi e la clinica San Ciro, hanno raccolto le firme dei cittadini, ai quali, in perfetta malafede hanno fatto credere che il ritorno nella ASL NA3 avrebbe garantito l’assistenza fino al 31 dicembre. Niente di più falso. Dovrebbero vergognarsi, hanno preso in giro i cittadini”. Aveta continua spiegando la convenienza per i porticesi a restare nella ASL NA1: “La mia lotta parte dalla certezza che, una volta chiuso l’ospedale Maresca di Torre del Greco, ai miei concittadini convenga restare legati agli ospedali napoletani, come il Loreto Mare specializzato per le emergenze, nell’attesa che sia completato l’ospedale del Mare che diventerà un centro di eccellenza per tutta l’Italia meridionale. Per essere chiari, l’ospedale di Boscotrecase, il più vicino a Portici nella ASL NA3 dista a quattordici chilometri dalla nostra città ed inoltre non è dotato di rianimazione, di tac, di risonanza magnetica e della radiologia notturna, mentre il Loreto Mare dista a soli quattro chilometri da Portici”. Il consigliere regionale punta nuovamente il dito contro i centri convenzionati rei, a suo avviso, di aver diffuso falsità per attrarre i cittadini raccogliendo firme al solo fine di tutelare i propri interessi: “Dalle falsità diffuse in città dai primi due centri convenzionati, sembrava che la ASL NA1 raggiungesse prima i tetti di spesa, sospendendo di conseguenza l’assistenza. I dati forniti dalle ASL, invece, non lasciano dubbi, si commentano da soli. In totale sono previsti 45 giorni di assistenza in più nella ASL NA1 rispetto alla ASL NA3. In particolare nella diabetologia, nella patologia clinica e nella medicina nucleare, la ASL NA1 fornisce più giorni di assistenza rispetto alla ASL NA3. La protesta dei centri convenzionati – conclude Carlo Aveta – per i ritardi dei pagamenti della ASL NA1 è leggittima ma le conseguenze di ciò non le possono pagare i porticesi in termini di diritto alla salute. Tutelerò i miei concittadini davanti all’egoismo di pochi, come ho sempre fatto in venti anni di attività politica”. Secondo indiscrezioni, il consigliere de “La Destra” non sarebbe l’unico a voler restare nell’ASL NA1. Infatti a quanto pare, anche alcuni esponenti della maggioranza starebbero intraprendendo azioni per manifestare il loro dissenso al ritorno alla ASL NA3. Di certo è che la sanità continua ad essere un argomento molto caldo nella città della Reggia.