Lodevole iniziativa del comune di Portici e dei tanti partner per “La festa del mare”. L’iniziativa partita il giorno 9 si protrarrà fino a domenica 11 con un ampio ventaglio di iniziative dallo sport, alla gastronomia, alla cultura fino alla disco-music.
Ce né davvero per tutti i gusti e per tutte le età, un paese che vuole essere di tutti permettendo a residenti, e non, di riappropriarsi delle bellezze naturali e storiche. La location scelta è il Reale porto del Granatello in cui gli abituali pescatori hanno lasciato un po’ del loro consueto spazio alle attività giornaliere e serali.
Tra le interessanti proposte grande riscontro hanno trovato le “passeggiate in barca” in cui esperti pescatori locali, gratuitamente alla guida delle loro imbarcazioni, hanno accompagnato i visitatori lungo il litorale alla scoperta delle ville storiche che affacciano da secoli sul mare, ammirate stavolta da una particolare prospettiva.
A fare da supporto storico architettonico l’esperienza, la preparazione e la cordialità dell’Arch. Barbera che ha illustrato i principali siti a partire dalla villa d’Elboeuf , recente vittima di un incendio che ha aggiunto nuovi danni alle già fatiscenti strutture. Una situazione questa che purtroppo accomuna anche altri palazzi di cui oggi non è possibile neppure visitare gli interni e il cui ricordo sopravvive solo grazie alle ricerche degli anni precedenti da parte di studiosi ed appassionati come l’architetto.
Lambendo il tratto di costa conosciuto come il Bagno di Carolina Bonaparte, e l’altrettanto noto Lido dorato, si passa alla vista della villa dei Principi Lancellotti e il vicino museo nazionale ferroviario di Pietrarsa che ricorda l’importanza storica e il primato della ferrovia Napoli-Portici. Tornando verso l’approdo si citano gli eventi di cui è stata protagonista la Real Petriera porticese, fabbrica in cui furono impiegati i carcerati, in regime di lavori forzati, per l’approntamento dei basoli che ancora oggi formano il molo del Granatello, ma da cui partirono i lavori anche per il noto porto dell’isola di Ponza.
Le tre mattinate sono dedicate inoltre anche alle iniziative sportive, sempre gratuite, come le uscite in mare con i kayak per tutte le età o in barca a vela supportati dagli esperti del Gruppo Scaut Nautico e dai ragazzi del Granatello kayak club.
Spazio anche alle soddisfazioni per il palato con gli spazi riservati di sera alla gastronomia porticese con i “cuoppi di frittura di pesce” particolarmente apprezzati dai visitatori di queste serate sia in fatto di gusto, di freschezza del pescato sia della location in cui si è potuto gustare il tutto ai suggestivi tavoli affacciandosi al mare.
Non mancano i momenti di riflessione culturale sulle tante bellezze locale a partire dal tavolo rotonda sui siti reali con un occhio al passato e l’altro alle possibili soluzioni di recupero. Ciò che emerge, infatti, da questa e dalle contemporanee manifestazioni è sicuramente la suggestione che tali siti dovevano mostrare nei secoli scorsi alla popolazione di allora e quanto oggi si oscilli tra progetti esistenti e fondi molto meno, tra iniziative comunali o private che poi non arrivano in porto.
Eppure la popolazione, quella attuale, sembra apprezzare ogni volta che qualcosa riesce a muoversi e a mostrare la propria presenza, a testimonianza di quanto ancora può arrivare dal tesoro chiamato mare.
Stella Porricelli