L’associazione ambientalista “Legambiente”, con il patrocinio del Parco Nazionale del Vesuvio e in collaborazione con la Rete dei Comitati Vesuviani, Slow Food Vesuvio e Cittadini per il parco, ha organizzato l’evento “Puliamo il mondo” nel Parco Nazionale del Vesuvio, lungo le lave del 1906.
L’incontro si terrà sabato 17 settembre alle ore 9, presso il ristorante “La Giara”, in località Ciaramelle/Fruscio a Boscotrecase, dove è stata individuata una mega discarica di amianto e rifiuti tossici in piena area del Parco nazionale del Vesuvio.
La zona interessata si trova alle pendici meridionali del Vesuvio, molto vicina all’abitato di Boscotrecase. La stessa, nel corso dei secoli, è stata oggetto di numerosi eventi vulcanici. Affioramenti di lave di epoca storica si hanno specialmente nel tratto compreso tra via Fruscio e via vicinale Matrone.
Secondo quanto riferisce “Legambiente”, l’area dell’intervento è nel cuore della viticoltura del Lacryma Christi del Vesuvio D.O.C., vi è una florida vegetazione costituita da pinete e frutteti, oltre che, dal punto di vista faunistico, una notevole presenza del coniglio selvatico.
Quest’area, distante, tra l’altro, poche centinaia di metri, dalla Rotonda di Terzigno, è diventata praticamente una discarica abusiva, nella quale sono presenti sia rifiuti speciali e pericolosi, sia rifiuti urbani “differenziati”.
La situazione, secondo Legambiente, fu già denunciata dalla Rete dei Comitati vesuviani insieme a Legambiente Campania onlus e Slow Food Vesuvio “cittadini per il parco”. Infatti, a testimonianza di ciò, in quella zona furono ritrovate carcasse d’auto bruciate, pneumatici di ogni tipo, cumuli di vetro, spoglie di elettrodomestici e, come se non bastasse, tonnellate di amianto, tubi e tegole di Eternit, bidoni il cui contenuto era “tutto da analizzare”, materiale edilizio.
Un’iniziativa, quindi, all’insegna della difesa dell’ambiente e del territorio, ormai sempre più spesso messi a dura prova dalla prepotenza dell’uomo.
Antonio Tortora