La Vespucci torna a Castellammare: il passato, il presente e la crisi della cantieristica locale

La nave scuola Amerigo Vespucci, vanto stabiese e della Marina Militare, il 13 settembre 2011, torna a Castellammare di Stabia, per onorare la città che ottanta anni fa la vide scendere per la prima volta in mare. Dagli annali di cronaca d’epoca si apprende infatti chela Vespucci“…fu impostata il 12 maggio del 1930, su progetto del Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi… e grazie alle sapienti maestranze degli operai del cantiere di Castellammare, fu varata, dopo appena 10 mesi, quando, in un tripudio di folla festante, ebbe il suo battesimo dell’acqua”. Un felice ritorno di una “figlia” di Stabia e di un’eccellenza nazionale che, inevitabilmente mette a confronto due epoche diverse, e seppur di riflesso, racconta in tutta la sua crudeltà, il triste e amaro excursus storico, che in questi ultimi anni ha interessato Fincantieri ed in particolare gli operai del comprensorio stabiese. La Vespucci, in tutto il suo splendore, entra così nel porto di Castellammare, e come un raggio di sole illumina nuovamente il suo Cantiere, oggi tristemente rabbuiato. Un raggiante ritorno, con il quale viene ad evidenziarsi il lento, logorante processo involutivo della cantieristica nazionale che in questi anni ha severamente marcato la gravissima crisi lavorativa locale: i fasti di allora, raffrontati alla penuria di commesse dei giorni nostri. Un raffronto che lascia certamente riflettere sul perché si sia potuto verificare un tale declino, una presenza quella della Vespucci nel porto di Castellammare, che testimonia il suo passato, il presente e certamente dà agli operai stabiesi la forza di lottare ancora e con maggiore insistenza per riappropriarsi di un cantiere che ha segnato la storia e che potrebbe senza alcun dubbio dare nuove certezze ed un futuro più roseo ad un intero indotto. Facciamo quindi un plauso al “Comitato d’Onore 80/150 Amerigo Vespucci”, che ha fortemente voluto l’evento (la due giorni di festeggiamenti che si svolgeranno nella “Città delle Acque” per celebrare l’80° anniversario del varo del 1931 e che ricade anche nell’anno dedicato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia), e che con esso restituisce un po’ di meritata attenzione all’annosa difficoltà in cui oggi versa la Castellammare operaia.

Maurizio Cuomo

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