“Tutto si è dimostrato un grande bluff”. Questa la dura e riassuntiva espressione con la quale gli esponenti del PD di Boscoreale, in una nota, hanno apostrofato l’operato del sindaco Gennaro Langella e di tutta la sua amministrazione.
Il “Novello Masaniello”, così come definito dai membri del PD, con artifizi vari e con l’ausilio dei “Giuda” e dei “Farisei politici” è riuscito, tre anni fa, a diventare primo cittadino di Boscoreale.
A giudizio dei principali esponenti del PD boschese, in questi tre anni di carica, Langella e tutta l’amministrazione hanno dato luogo a scene folkloristiche, alla ricerca vanitosa della visibilità personale, a promesse vuote, alla paralisi progressiva occupazionale, allo sfascio della macchina comunale, ad un esasperato quanto dittatoriale comportamento politico.
Boscoreale, a loro giudizio, sarebbe un paese che langue nell’abbandono assoluto, a causa di un esecutivo molle, incapace politicamente e quasi totalmente assente dalla gestione reale del comune. E’ presente, una “banda di politici miopi”, ognuno dei quali pensa ai propri interessi.
Molte iniziative sono rimaste sospese o incompiute: la questione parcheggi, il decollo dell’area mercatale, la vivibilità del centro e delle periferie, la funzionalità e la sicurezza degli edifici scolastici, l’iniziativa sull’arredo urbano, il risanamento dei Piani Napoli, la vigilanza di quartiere.
Tutto ciò è alla base del “grande bluff” di cui è vittima il paese di Boscoreale. “Bisogna fotografare, registrare e ricordare – continua la nota del PD – perché fra poco più di un anno (2013) sarete chiamati a giudicare e scegliere. Non lasciatevi attirare dalle ‘vuote promesse’, dalle ‘lusinghe’, dai ‘sorrisi artefatti’”.
Nella parte conclusiva del documento, il PD si rivolge agli altri partiti, alle organizzazioni culturali, ai movimenti di lotta, ai sindacati, ai giovani, agli anziani e alle donne, auspicando una nuova via maestra per la preparazione di un lavoro politico credibile e invitandoli a credere nel riformismo vero, ad iniziare una vera lotta per la liberazione del paese da quel gruppo di arrivisti che sta affossando ogni speranza.
Infine, un’ultima invettiva contro Langella, colpevole, per il PD, di aver lasciato un unico ricordo indelebile della sua amministrazione: l’olezzo nauseabondo della discarica, che avvilisce sempre più e mina la salute dei cittadini.
Antonio Tortora