Una ventina di persone, tra organizzazione e staff operativo, hanno collaborato per la realizzazione dell’evento ed il menu, non solo quello mangereccio, è stato estremamente vasto e per tutti i gusti: gastronomicamente parlando, due primi e tre secondi, contorno incluso, a scelta, con panino, bevande a scelta tra acqua e vino; infine, babà come dolce.
Per l’intrattenimento, il venerdì è stato allietato da esibizioni delle scuole di ballo letteresi “Free Dance” di Ida Ruocco “Dirty Dancing” di Carmela Calabrese e dal tenore Franco Staiano; il sabato, dalla musica classica napoletana di Loredana Cirillo e dalla tammurriata; per concludere, di domenica, con il bis di musica classica napoletana con la lieta sorpresa dell’accompagnamento di violinisti ai tavoli.
Nonostante le serate fresche e la concomitanza, al sabato, della partita del Napoli l’afflusso è stato discreto anche e soprattutto per la possibilità di potersi godere gratuitamente il sito medievale più importante dell’Italia meridionale, in aggiunta al panorama mozzafiato a centottanta gradi dalla piana di Sarno fino al golfo di Castellammare con in mezzo il cono immancabile del Vesuvio; addirittura se qualcuno avesse avuto l’ardire di portarsi un binocolo avrebbe facilmente scovato, sulla sinistra, le luci ed il litorale di via Caracciolo.
Il presidente della Veritas, Francesco Di Maio è apparso, ovviamente, nonostante la flemma, eccitato per il susseguirsi dell’evento ed iperaffaccendato per le mansioni da svolgere per far scorrere tutto nel migliore dei modi; comunque, la sua voce calma e compassata ha mostrato la sua soddisfazione per la realizzazione dell’evento.
«Sono rimasto veramente contento e piacevolmente orgoglioso» ha aggiunto «della collaborazione ricevuta e soprattutto della sensibilità da tutti nei confronti della nostra iniziativa che mira, soprattutto, ad aiutare chi sta peggio di noi».
Francesco Rosario Lepre