“La musica quale deterrente alla perversa e spietata logica della strada” : esordisce così Mattia Bruno, opinionista cattolico partenopeo, in relazione alla necessità di motivare moralmente ed emotivamente i giovani figli di una società sempre più cinica e distratta nei confronti dei più giovani. “ E’ con piacere che mi rivolgo ai coetanei ercolanesi – ha spiegato Mattia Bruno – certo di interpretare correttamente il desiderio di riscatto insito nell’humus sociale di chi è figlio di una vulcanicità eclettica e distante dall’accettare passivamente elementi indottrinativi pre confezionati. Solo creando laboratori cooperativi e sinergie attive sarà possibile imprimere un’inversione di rotta credibile all’attuale stallo in cui versa gran parte della mia generazione. La musica può, se abilmente veicolata, fungere da incentivo alla riflessione, all’introspezione profonda di chi si cimenta per la prima volta con il mondo dei “grandi” temendone ritmi e tecniche produttive. Spesso ci sentiamo ostaggio di chi almeno sulla carta dovrebbe essere preposto alla tutela e alla formazione professionale dei manager del futuro: occorre invece dimostrare sul campo il valore, l’abnegazione e l’amore per la legalità di chi mai ha chinato il capo e si è arreso ad un malaffare che ha poco o nulla a che fare con la tradizione, l’origine culturale e l’intelligenza del popolo partenopeo”. La musica intesa quindi non come momento di estraniazione dalla realtà ma come occasione di analisi interiore che prescinda dall’estrazione sociale, dalla provenienza geografica o dal credo della new generation. Creare laboratori artistici da Napoli ad Ercolano, unire migliaia di giovani in un percorso formativo che da un lato ne potenzi capacità produttiva e dall’altro ne favorisca l’ingresso nel sempre più selettivo mondo del lavoro. “ Mi compiaccio di costatare come una giovane ma già temprata esistenza votata al sociale – ha continuato il capo gruppo del Pd ad Ercolano Luigi Fiengo – possa infondere speranza in tantissimi giovani e motivare noi operatori amministrativi a potenziare il nostro impegno in difesa dell’affermazione meritocratica dei talenti nostrani attraverso la musica e le discipline artistiche tutte. Non c’è sviluppo culturale che prescinda dalla tutela della pubblica incolumità : in nome di questo sacro principio legato alle fondamenta costituzionali della nostra Repubblica dovremo prestare massima attenzione a che mai si abbassi la guardia nella lotta alla prevaricazione violenta e all’anarchia comportamentale già costate alle nostre comunità un prezzo altissimo nel corso degli anni. Un plauso quindi al giovane Mattia Bruno nell’augurio che si possa presto scrivere una pagina di storia positiva da Napoli ad Ercolano nell’iter formativo di chi erediterà questo nostro mondo”.
Alfonso Maria Liguori