Ancora una sconfitta per la Juve Stabia: ora Braglia rischia

La Juve Stabia  era chiamata contro il Livorno ad una prova di carattere; a vincere per smuovere una classifica fino a quel momento deficitaria. Peccato, però, che gli uomini di mister Braglia abbiano mostrato il carattere e la combattività solo per un tempo, per poi evaporare nel secondo, sotto i colpi di un Livorno apparso per buona parte dell’incontro alla portata dei gialloblu. E così le vespe tornano a casa con un’altra sconfitta, la quarta di questo campionato, e con una classifica che ora comincia a farsi davvero preoccupante.

Ma passiamo alla cronaca. Mister Braglia cambia qualcosa rispetto all’undici che ben aveva figurato contro il Brescia: Danucci prende il posto di Mezavilla a metà campo; mentre in attacco si rivede a sorpresa Raimondi, con Erpen ancora una volta lasciato in panchina. Mister Novellino, dal canto suo, conferma in toto la formazione che sette giorni prima ha avuto la meglio sul Varese: un 4-4-2 avente nell’ex Sorrento Paulinho ed in Dionisi il proprio terminale offensivo.

Calcio d’inizio ed è subito Juve Stabia. Le vespe iniziano bene e schiacciano nella propria metà campo il Livorno, forse sorpreso dalla verve iniziale degli stabiesi. Il primo sussulto lo regala capitan Maury su calcio di punizione: la botta del capitano, deviata dalla barriera livornese, per poco non sorprende Bardi, che è bravo a dir di no tuffandosi alla propria destra. Cinque minuti dopo arriva la risposta del Livorno con un tiro cross di Paulinho che per poco non beffa Cololmbi, comunque vigile sulla traiettoria. Ben più pericoloso è Salviato che, al20’, sfuggito alla marcatura di De Bode, è servito in area da Genevier, ma tira a lato da buona posizione.La JuveStabiadal canto suo tiene bene il campo e cerca anche di rendersi pericolosa, ma Mbakogu, Raimondi e Danilevicius non creano particolari problemi alla difesa amaranto. Al32’è invece Paulinho a mettere i brividi ai tifosi delle vespe: approfittando di una corta respinta di De Bode, l’ex Sorrento supera Scognamiglio in velocità e scarica il destro verso la porta difesa da Colombi, ma la palla termina incredibilmente fuori. È l’ultimo brivido del primo tempo.

Ad inizio ripresa Braglia cambia, inserendo Baldanzeddu al posto di Biraghi, autore di una buona partita. Il secondo tempo riprende il copione del primo tempo: il Livorno prova a rendersi pericoloso, ma la sensazione è che le vespe riescano a controllare bene le sfuriate livornesi. Non è così invece. Al14’, infatti, Pieri è lasciato incredibilmente solo sulla fascia sinistra e dal fondo mette in mezzo per Genevier il cui tiro è respinto con i piedi da Colombi; sulla ribattuta è lesto Dionisi a prendere palla e a trovare il varco giusto per l’1-0 del Livorno. La squadra di casa trova coraggio e comincia a macinare gioco. Le vespe, tuttavia, assorbito il colpo e ravvivate dal neo entrato Sau, sfiorano il pari con Mbakogu servito in area da Danilevicius: il colpo di testa dell’attaccante nigeriano è però respinto d’istinto da Bardi. Il Livorno dal canto suo non si scompone e cerca di mettere in cassaforte il risultato prima con un tiro dalla distanza di Genevier al28’, poi con Paulinho al35’, ma Colombi è bravo a dire di no. Intanto Braglia prova il tutto per tutto inserendo anche Erpen al posto di Dicuonzo. Ma è il Livorno a trovare la rete, questa volta è Salviato a segnare, sfruttando l’ennesima dormita difensiva delle vespe sugli sviluppi di un corner. La paritta finisce qui.La JuveStabiatira i remi in barca, il Livorno no, e trova anche la rete del 3-0 grazie al neo entrato Barone. Cala così il sipario su una brutta Juve Stabia, sempre più ultima in classifica. Sterile in attacco e colabrodo in difesa, per Braglia il lavoro sembra ancora lungo, sempre che la società gli consenta di continuare la sua avventura alla guida delle vespe: tra sette giorni, contro il Pescara non potrà fallire.

Antonio Prota

 

Livorno (4-4-2): Bardi; Lambrughi, Knezevic, Salviato, Pieri; Rampi (24’st Bigazzi), Genevier, Luci, Remedi (10’st Belingheri); Paulinho, Dionisi (30’st Braone). All. W. Novellino

Juve Stabia (3-4-3): Colombi; Scognamiglio, Maury, De Bode; Dicuonzo (29’st Erpen), Cazzola, Danucci, Biraghi (1’st Baldanzeddu); Raimondi (18’st Sau), Danilevicius, Mbakogu. All. P. Braglia.

Arbitro: Angelo Cervellera della sezione di Taranto

Marcatori: 14’st Dionisi; 38’st Salviato; 47’st Barone

Ammoniti: Biraghi, Danucci

Corner: 7-2

Recupero:2’+3’

 

PAGELLE

 

Colombi voto 5,5: sul vantaggio del Livorno poteva forse fare di più, ma è comunque bravo a tenere a galla la sua squadra, dicendo no a più riprese agli attacchi amaranto.

Scognamiglio voto 5,5: sbaglia poco nel primo tempo, pur soffrendo la velocità di Paulinho; nel secondo tempo lascia incredibilmente solo Salviati, per il quale è un gioco da ragazzi siglare il 2-0.

De Bode voto 5: due passi indietro rispetto alle ultime due prove: mette in difficoltà i compagni di reparto almeno in due occasioni e solo per fortuna non si concretizzano a favore degli avversari: giornata no.

Maury voto 6: in una giornata no per i compagni di reparto, è il solo a commettere poche sbavature: in difesa sta diventando una certezza e difficilmente mister Braglia potrà relegarlo in panchina: sorpresa.

Dicuonzo voto 5,5: grinta e carattere, ma solo per un tempo: nella ripresa sparisce e non a caso viene sostituito. Ha ancora un limite: sbaglia troppi cross! Deve migliorare (dal 29’st Erpen sv: non entra mai nel vivo del gioco. È spento in campo, forse anche per il poco spazio che sta trovando: irriconoscibile).

Cazzola voto 5: il gladiatore scompare: non è mai al centro dell’azione come suo solito e sbaglia un’infinità di passaggio. Troppo brutto per essere vero.

Danucci voto 6,5: buona prova per lui, soprattutto nel primo tempo. A centrocampo è il solo a lottare su ogni pallone. Unico neo: sull’1-0 poteva forse opporre maggiore resistenza a Dionisi.

Biraghi voto 5,5: non gioca male, anzi l’impressione è che abbia ampi margini di miglioramento. Nel primo tempo si propone con continuità, ma a sorpresa mister Braglia lo chiama fuori. (dal 1’st Baldanzeddu voto 6: non fa rimpiangere Biraghi, proponendosi anche con maggiore continuità sul fronte offensivo. Buona prova anche in fase di copertura).

Mbakogu voto 6: molto meglio rispetto alla partita contro il Brescia: sbaglia poco in fase di appoggio ed è il solo a mettere in crisi la difesa livornese.

Danilevicius voto 5: nel primo tempo è tra i migliori, ma nella ripresa si eclissa quasi del tutto: la forma, non ancora ottimale, ne condiziona probabilmente la prestazione della ripresa: rimandato.

Raimondi voto 6: nel primo tempo è un vero e proprio folletto: lotta su tutti i palloni e si rende protagonista di belle azioni personali: deve migliorare sotto porta: troppo evanescente. (dal 18’st Sau voto 6: ha la vivacità di Raimondi, ma sembra cercare la porta con maggiore insistenza – non  a caso nello scorso campionato ha segnato 20 reti in lega pro – . Una freccia importante nella faretra di mister Braglia).

Braglia voto 5: difficile imputare tutte le colpe a lui solo, ma quando la squadra va male, si sa, la colpa è anche dell’allenatore. Gli inizi di campionato ad handicap sono un rischio che non si possono correre in serie B. Il rischio è che una squadra giovane possa crollare psicologicamente: si attende un pronto riscatto.

 

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