L’evento conclusivo del “DiVino Jazz”, festival caratterizzato dall’unione di momenti artistici e gastronomici, si è tenuto a Pompei, il 18 settembre, alle 21.30, nella splendida cornice degli Scavi Archeologici, presso piazza Esedra. Per l’occasione sul palco si sono esibiti tre protagonisti assoluti della scena jazz contemporanea come Paolo Fresu, trombettista e flicornista sardo, Trilok Gurtu, batterista e percussionista indiano, e Omar Sosa, pianista cubano. Durante la serata gli artisti si sono spesi con grande generosità, alternando virtuosismi personali a contaminazioni corali della musica tradizionale e moderna dei rispettivi paesi, in una suggestiva riscoperta di suoni naturali e strumenti ancestrali sapientemente combinati con un sound attuale . Emblematica della magia creata dagli artisti, l’esecuzione di “Nenia”, composizione di Paolo Fresu, che gli altri musicisti hanno condiviso con una melodia vellutata e toccante. Memorabile, ancora, il duetto puramente sonoro tra Omar Sosa e Trilok Gurtu, che ha coinvolto in un crescendo ritmico straordinario lo straripante pubblico della piazza lasciandolo esterrefatto e entusiasta. Si può ritenere, quindi, senz’altro positiva l’esperienza del “DiVino Jazz”, giunto all’ottava edizione e per la prima volta presente nel territorio pompeiano, oltre che a Torre del Greco e Boscotrecase, contribuendo ad arricchire gli appuntamenti culturali della città, che si proietta come punto di riferimento in tale ambito anche al di là del pur importantissimo sito archeologico.
Claudia Malafronte