Napoli, i sindacati di Polizia criticano i tagli della finanziaria

Vergogna! E’ il commento unanime e senza giri di parole da parte dei sindacati di polizia in seguito al varo dell’ultima manovra finanziaria che prevede tagli draconiani su tutti i fronti, anche sull’importante comparto Sicurezza.

«Dopo un’estate calda che ha visto i politici, criticati dall’opinione pubblica – accusa il segretario nazionale di Polizia Nuova Forza Indipendente Francesco Picardi – annunciare tagli ai propri stipendi, abolire le province e comuni nonché tasse ai ricchi, inspiegabilmente tutto è svanito a seguito dell’approvazione di una finanziaria che include lo scippo dei diritti acquisiti nel pubblico impiego, il maltrattamento dei pensionati e dei più deboli, e come era prevedibile, salva il  patrimonio economico dei politici e dei ricchi, promettendo, chissà quando, un eventuale provvedimento di legge  per la riduzione dei parlamentari. Ma questa è solo utopia, se ne inventano ogni giorno una, per salvare il proprio portafoglio!».

Il piano di austerity del governo prevede ulteriori tagli al comparto Ordine e Pubblica Sicurezza. «Abbiamo segnalato più volte il malcontento espresso dalle  forze di polizia per gli stipendi da fame, per la carenza dei mezzi necessari a contrastare il crimine – continua Picardi –  che spesso si ritrovano a dover fare le collette per riparare la ruota bucata dell’auto di servizio, umiliati, offesi, privati delle loro professionalità, dei loro diritti, senza interventi tesi a tutelare e salvaguardare la loro vita e la loro incolumità».

«Cari politici e governanti – aggiunge il segretario regionale di Polizia Nuova, Pasquale Di Maria – smettetela con le vostre ipocrisie e le vostre bugie, cambiate le regole di ingaggio, date maggiori tutele operative alle divise che difendono lo Stato e le sue leggi, oltre che il riordino delle carriere dal quale avete escluso circa  il 66% dei poliziotti favorendo solo pochi eletti. I poliziotti sono abbandonati dallo stesso Stato che dovrebbe difenderli e non si può fermare la microcriminalità con la statistica».

Claudio Di Paola

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