Ieri si è conclusa una visita a Gragnano di una delegazione di 40 tra giornalisti e operatori della Tv di Stato Israeliana e delle maggiori testate giornalistiche del Paese. I giornalisti hanno visitato i principali pastifici assistendo a tutte le fasi della lavorazione della pasta di Gragnano accompagnati dal sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, e dal presidente del Consorzio della Pasta di Gragnano, Giuseppe Di Martino. Un tuffo nel passato in via Roma dove la pasta veniva lasciata essiccare per strada per tre giorni, grazie al vento proveniente dalla Valle dei Mulini e al sole che le conferiva l’inimitabile sapore e valore nutritivo. Nei pastifici gli ospiti della stampa estera hanno potuto ascoltare direttamente dalla voce degli artigiani e dei produttori locali i “segreti della pasta” che affonda le sue radici nella storia e nelle tradizioni di Gragnano prima ancora che nella sua economia. Proprio nella Valle dei Mulini, bonificata e riportata al suo antico splendore dall’amministrazione Patriarca, i rappresentanti della stampa israeliana sono rimasti incantati dalla cornice naturale e dal funzionamento degli antichi mulini che, grazie a torri in cui veniva incanalata l’acqua e poi fatta
“Questa visita fa seguito ad altre iniziative del genere che hanno visto protagonisti operatori dell’informazione provenienti da ogni parte del mondo – commenta il sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca – aver voluto valorizzare l’aspetto popolare della Festa della Pasta di Gragnano attribuendole nel contempo una veste internazionale sta producendo frutti notevoli in termini di promozione del prodotto pasta e di marketing territoriale. Sono fermamente convinta del fatto che a Gragnano, come in tanti altri territori della Campania, la valorizzazione delle eccellenze locali, enogastronomiche e monumentali, sia la carta vicente per rilanciare l’economia e combattere una crisi internazione contro la quale noi campani abbiamo armi vincenti che altri non hanno. Noi ce la stiamo mettendo tutta e continueremo su questa strada anche per contribuire a difendere l’immagine di un Sud positivo ed operoso, aspetti che non sempre vengono alla ribalta della cronaca”.