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Scandalo NapoliServizi: il CdA si autoassegnò 1,7 milioni di euro

Recita il famoso detto: “le sorprese non finiscono mai”. Lo avrà capito senz’altro Luigi de Magistris e la sua nuova amministrazione comunale, all’indomani della scoperta di un vero e proprio scandalo finanziario.

Alla fine del gennaio 2011 i rifiuti assediano Napoli: l’allora sindaco Iervolino riusciva ad addurre come sola giustificazione i soliti tagli della Finanziaria agli enti locali. In questa circostanza cosi grave, il cda di NapoliServizi, azienda interamente di proprietà del Comune, addetta al mantenimento del decoro urbano, ritoccava gli stipendi dei suoi lavoratori. Aumenti da 1,7 milioni di euro a 13 dirigenti, partendo dal direttore generale Ferdinando Balzamo. Gli aumenti figuravano legalmente come “ritocchi del superminimo”, la base della retribuzione, cioè una media di cinquemila euro mensili ciascuno.

Inoltre nel 2011 il Comune ha stanziato 62 milioni di euro per NapoliServizi, ma nelle voci di spesa controllate figura un “extra budget” da 3,5 milioni per la “guardiania armata” di alcuni siti. Il regolamento impone che ogni variazione di bilancio debba essere vidimata dal consiglio comunale, ma per quella spesa aggiuntiva non è stato rispettato il procedimento. Come se non bastasse NapoliServizi è una società pubblica che col tempo ha aumentato assunzioni, nuove competenze e debiti. Nel 2001 conta 400 dipendenti, tutti ex lavoratori socialmente utili con contratto a tempo determinato. Nel 2008 il Comune stanzia 50 milioni da mettere a bilancio per ripianarne i debiti contratti: per giustificare questa enorme somma, vengono aggiunte nuove competenze come le pratiche di condono e gestione del catasto urbano.

Pronta la replica di Balzamo: “NapoliServizi non si è mai occupata di emergenza rifiuti e fare queste insinuazioni è solo un modo per parlare più alla pancia che alla testa della pubblica opinione”. Il direttore generale conferma però le cifre “corrette”  e sottolinea: “Queste cifre sono lorde, e in tempi di manovra finanziaria la cosa è di particolare attualità perché il netto in busta paga oscilla tra il 45 ed il 50 per cento: inoltre la mia retribuzione è la stessa dal2009”. Dello stesso avviso Ciro Turiello, dirigente NapoliServizi: “Sono stato assunto come dirigente a tempo indeterminato della “Napoli Servizi” a febbraio 2003. Smentisco categoricamente di aver avuto un  aumento del superminimo. La mia retribuzione lorda totale ad oggi è inferiore agli 80.000 euro”

Il sindaco de Magistris, nella riunione d’emergenza, afferma deciso: “Basta cricche, tutti a casa, e da subito. Il consiglio di amministrazione deve considerarsi azzerato”

Non sarà una questione facile, perché NapoliServizi è considerata una “roccaforte” del PD, degli ormai ex bassoliniani. In ogni caso da gennaio l’azienda di Balzamo sarà inglobata con Asìa, la società incaricata della raccolta della spazzatura.

Anche Sodano, al quale spetterà operare il coraggioso provvedimento dell’azzeramento del Cda, replica a Balzamo: “Sostenere che l’azienda nulla c’entra con il ciclo dei rifiuti equivale a nascondersi dietro a una foglia di fico”

Mario De Angelis

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