Sotto la diretta supervisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle persone della prof.ssa Isabella Annesi-Maesano dell’INSERM di Parigi e del prof. Nikolai Kaltaev del GARD (Global Alliance against chronic Respiratory Diseases) della World Health Organization di Ginevra, nonchè della prof.ssa Paola Pisanti del Ministero della Salute di Roma, parte, in Italia, un’ ambizioso “Progetto di studio multicentrico e osservazionale trasversale sulla diagnosi precoce delle malattie polmonari ostruttive”. E-DIAL (Early DIAgnosis of obstruttive Lung disease) è il nome del progetto in cui saranno coinvilte 12mila persone, con l’ obiettivo principale quello di misurare, in Italia, la sottodiagnosi delle malattie respiratorie croniche, con particolare riferimento alle malattie ostruttive (asma e BPCO).
Sono stati prescelti in tutt’ Italia solo 25 centri, ritenuti tra i più autorevoli e degni di rilevanza scientifica distribuiti, tra l’altro, in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. In Campania sono stati selezionati due centri: la Struttura della II Pneumotisiologia dell’Università degli Studi di Napoli ” Federico II “, diretta dal prof. Alessandro Sanduzzi e la Struttura Ospedaliera Specialistica Sorrentina di “Fisiopatologia Respiratoria” della quale è responsabile il prof. Paolo Zamparelli, coadiuvato dalla dr.ssa Marina Cutajar (responsabile della Struttura Ospedaliera Specialistica Allergologica) degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina.
Su tutto dirige e coordina la dott.ssa Flora Beneduce , direttore dell’Unità Operativa Complessa di “Medicina Interna” degli O.O. R.R. della Penisola Sorrentina, componente della Commissione Nazionale Sanitaria per il diabete e responsabile della sanità per la penisola sorrentina su mandato della Regione Campania. Sono stati coinvolti nella sperimentazione, in qualità di medici per la Medicina Generale, i dottori:Gennaro Abbagnale, Francesco Cappiello,Ferrante Enrico Formicola, Antonio Mellino, Nicola Mollica, Filomena Napolitano, Pasquale Ragone, Luigi Rinaldi Landolina, Carmen Santoro, Luigi Savarese.
I medici di cure primarie selezioneranno un campione casuale di 480 individui che faranno afferire presso i centri ospedalieri suddetti affinchè possano, gratuitamente, sottoporsi ad esame spirometrico basale ed a test di broncoreattività specifica; tali risultati saranno, poi, studiati per stanare quella gran parte di pazienti con asma e BPCO che, al momento, non si riesce ad identificare precocemente e che arrivano all’osservazione del medico quando la malattia è già molto avanzata, vanificando buona parte del vantaggio terapeutico. “Ordunque, nonostante la tanto reclamizzata “malasanità” italiana – dice Paolo Zamparelli -, possiamo esser contenti che nel nostro amato territorio ci siano professionisti validi, apprezzati e richiesti a livello nazionale ed internazionale”,
“Questo progetto è importante sotto due profili – spiega il primario Beneduce -. In primis, risponde all’esigenza di creare sinergie tra la struttura ospedaliera e i medici di base, creando una doppia rete di sostegno al paziente, senza ultriori costi. Inoltre, sempre nell’ottica della razionalizzazione delle spese, la prevenzione conduce ad un ridimensionamento dei costi legati al ricovero e a quelli delle malattie invalidanti, che potrebbero determinare l’acuirsi delle patologie croniche”.