Storie di Santi, storie di personaggi che hanno dato la vita per i poveri, protagonisti della pittura ecclesiastica dei secoli passati. Questo il leitmotiv che ha percorso i sei lunotti, portati alla luce dopo anni di oblio, presenti su un’ala del chiostro del complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo, in Somma Vesuviana. Domenica 18 settembre si è tenuta, nello spettacolare chiostro del convento, l’inaugurazione e la scopritura delle opere d’arte che hanno ricominciato a vivere grazie all’operato del Direttore del Complesso nonché attuale Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana il Prof. Emanuele Coppola. Questo primo intervento rientra nel grandioso progetto che da qualche tempo pullula nella mente del Direttore Coppola. “Salviamo il salvabile” questo il motto che ha permesso a tutta l’Associazione “Salviamo Santa Maria del Pozzo” di raccogliere fondi per dare inizio ai primi interventi. Il restauro di questi dipinti murali ha visto l’impiego di dodici ragazzi in uno Stage “ Cantiere – scuola restauro dipinti murali” , che si sono cimentati in questa esperienza emozionante e avventurosa insieme, sotto la supervisione della Ditta Pellecchia. Il restauro, cominciato nel mese di febbraio scorso è stato lungo, minuzioso, ma nello stesso tempo sorprendente, come dichiarano gli stagisti. Durante la serata i ragazzi hanno ricevuto un diploma di partecipazione riconosciuto dalla Sovrintendenza e dalla Regione Campania. Non poteva mancare la presenza del primo cittadino il Dott. Allocca, del Direttore scientifico del corso Carlo Caracciolo, del padre Guardiano del convento, Padre Rufino e il tutor d’aula padre Casimiro. L’intervento di restauro è stato suddiviso in varie fasi. Per cominciare I Fase: prima pulitura dei dipinti murali asportando deposito di sporco superficiale tramite spugnatura diretta con acqua e spugne naturali. In seguito si è passati alla pulitura con soluzione di acqua e carbonato d’ammonio, (soluzione satura), data a pennello su carta giapponese da mantenere costantemente umida per 5′ ; quindi, risciacquo (2 volte) con acqua e spugne naturali . II Fase : Asportazione delle ridipinture presenti su tutti i dipinti. Le ridipinture di dimensioni limitate e diffuse sulle superficie, sono state rimosse con batuffoli di cotone imbevuti di solvente chetonico (acetone); Successiva rifinitura manuale con mezzi meccanici, bisturi lama 20. III Fase : Consolidamento e reintegrazioni . Riadesione definitiva della pellicola pittorica in precedenza preconsolidata, con verifica dell’operazione eseguita, utilizzando resina acrilica in emulsione acquosa applicata con siringhe a tergo della scaglia sollevata. IV Fase: Consolidamenti localizzati, in profondità, con iniezioni di resina acrilica addizionata con carbonato di calcio precipitato. Asportazione meccanica di vecchie stuccature non idonee e degradate. Risarcimento delle lacune e delle fessurazioni eseguite a livello di intonaco con applicazione di doppio strato di malta cromaticamente e matericamente compatibile con la materia originale, malta di calce, sabbia di fiume, polvere di marmo. V Fase: Reintegrazione pittorica con tempere di alta qualità. Un ringraziamento è andato ai maggiori enti patrocinanti: il Comune di Somma Vesuviana e la Casa di Cura Santa Maria del Pozzo. Il settimo lunotto invece è stato adottato dal Sign. Gaetano Molaro, noto imprenditore sommese a cui non potevano mancare i ringraziamenti.
Dora Ambra