Una intensa scia di emozioni e una carrellata di artisti hanno contrassegnato la serata clou del “Pompei Cinema Festival”, sabato 24 settembre. Dopo l’aperitivo al comune gli ospiti, a lungo attesi da una nutrita folla, hanno sfilato lungo il red carpet allestito a via Sacra, dove erano presenti anche numerose comparse in costume romano. La manifestazione è poi proseguita all’interno del Teatro “Di Costanzo Mattiello”, in cui si è proceduto alle premiazioni con la conduzione di Paolo Di Capua ed Elisabeth Kinnear. Massiccia la presenza e l’importanza di attori di fiction televisive come Gaetano Amato, Gennaro Silvestro e Mario Porfido per “La squadra” o Patrizio Rispo e Ciro Capano per “Un posto al sole” mentre Antonella Stefanucci e Lucio Caizzi che hanno partecipato a “Capri”, altra serie di successo. Di particolare rilievo anche i film “La valigia sul letto”, per cui sono stati premiati l’attrice Valeria Mazza e il regista Edoardo Tartaglia, e “Napoletans” con Susy Del Giudice e Luigi Russo a ritirare i rispettivi premi.
Nell’ambito dei film verità incentrati su Napoli, che pure hanno suscitato polemiche in sala, riconoscimenti sono stati attribuiti a Francesco Di Leva, per “Una vita tranquilla”, Salvatore Ruocco, unico attore professionista di “Là-bas” sulla strage di Castel Volturno, e Giovanni Esposito, con “Mozzarella story”; oltre al tributo a Nicola Di Pinto celebre interprete del “Camorrista” e di molteplici pellicole di Giuseppe Tornatore come “Nuovo Cinema Paradiso”.
Per i cortometraggi, invece, il premio è stato assegnato a Daniele Santonicola per “Buon compleanno mamma” che affronta il tema delle morti bianche raccontato con gli occhi di una bambina e ispirato a un fatto di cronaca avvenuto, tempo addietro, ad Angri. Ma è ancora una volta l’attualità ad essere protagonista nel mediometraggio “Volo” di Vim Venrders, in cui il regista tedesco narra una bellissima storia di integrazione in un piccolo paesino calabrese, ripopolato grazie alla presenza degli immigrati che hanno continuato lavori tradizionali altrimenti dimenticati. Un’altra storia del Sud, bellissimo e maledetto, è quella di Giancarlo Siani per il quale è stato fatale, in terra di camorra, essere “giornalista giornalista” come gli dice Ernesto Maieux in “Fortapàsc”, per questo premiato, insieme a Gianfranco Gallo, anche con il riconoscimento “Cultura della legalità”.
La manifestazione, tuttavia, non è stata di solo cinema: oltre alle coreografie curate da Anna Caliendo e Mara Fusco, sul palco si sono avvicendati Mauro Di Domenico, chitarrista e compositore napoletano collaboratore di Ennio Morricone, e Enzo Gragnianiello, con “Radici”. Per i musical “Odissea” e “Roma caput mundi”, hanno ricevuto un riconoscimento Marco e Massimo Grieco che hanno annunciato uno spettacolo in fieri su “Pompei il fuoco e l’anima”. Nel finale la star più attesa: Ezio Greggio, presente alla kermesse col suo “Box office”, che, dopo aver visitato entusiasta gli Scavi, ha promesso una attenzione costante di “Striscia la notizia” sull’importante sito archeologico. A chiusura della serata la premiazione del sindaco Claudio D’Alessio, presente con gli assessori Giuseppe Tortora e Pasquale Avino, e di Mario Aterrano, direttore artistico, da parte di Raffaele De Luca e Francesco Nappi, rispettivamente responsabile generale e amministrativo del Festival, con uno sguardo alla prossima edizione perché quello di Pompei diventi un appuntamento fisso e significativo per il cinema.
Claudia Malafronte