«Giudico preoccupanti, le notizie di stampa circa l’ennesimo atto violento posto in essere ai danni delle scuole stabiesi e delle insegnanti ivi impiegate. Nell’arco di una settimana è già la seconda volta che azioni criminali, più o meno organizzate, prendono di mira le nostre scuole e le nostre insegnanti. Ciò, dimostra la gravità dell’emergenza sicurezza nella nostra città e la necessità di intervenire immediatamente con azioni concrete ed efficaci» è quanto sostiene il consigliere comunale di opposizione Antonio Sicignano, leader del Cdl stabiese.
«Una settimana fa, presso la scuola Salvati di Scanzano, si registrò una vile aggressione di un genitore nei confronti di due maestre. Ora apprendiamo di un atto vandalico posto in essere ai danni del terzo circolo didattico scuola “San Marco” del Cicerone, seguito anche da alcune minacce indirizzate ad una maestra che insegna nel citato plesso di via Cicerone».
«Orbene, pur fiducioso che le forze dell’ordine faranno presto luce anche sull’ultima vicenda, esprimo al dirigente scolastico del plesso di via Cicerone ed a tutti le insegnanti la mia personale solidarietà, convinto che nessuno abbasserà mai la testa di fronte a cotanta prepotenza. Evidenziando, inoltre, che la vicenda di Via Cicerone, prima facie, sembra non il frutto di una bravata, ma qualcosa di più, e per questo motivo chiederò anche al consiglio comunale di interessarsi dell’ argomento per comprendere la misura del problema».
«Non v’è chi non veda, invero, che le vicende in commento sono un ulteriore campanello d’allarme che non va sottovalutato. E’ da tempo che noi chiediamo invano un interessamento del Consiglio Comunale sul tema della criminalità e degli eventuali collegamenti delle organizzazioni criminali, mediante l’istituzione di una commissione di inchiesta anticamorra, che, sull’esempio della commissione parlamentare, indaghi anche l’emergenza sicurezza presente nella nostra città».
«Finora, tuttavia, è stata fatta andare deserta anche la sola conferenza di capigruppo finalizzata solamente a discutere dell’opportunità di istituire una commissione anticamorra; spero tuttavia che queste vicende appena verificatesi, ancorché non vi siano notizie di eventuali collegamenti con le organizzazioni criminali, possano comunque indurre, chi di dovere, affinché sia superato il campanilismo di colazione e ripensi le scelte fatte finora».