La prima Festa Democratica oplontina è provinciale ed è dedicata all’ambiente.
Numerosi gli slittamenti organizzativi, tardiva la pubblicizzazione del programma, ma la festa c’è stata.
La cornice è quella del Lido Azzurro, che per l’occasione si traduce in un insolito formicaio. Operosi militanti con il neo-segretario alla guida, giovani democratici, volontari dei circoli dei comuni limitrofi e gli inossidabili membri del forum ambiente e del forum donne del Pd hanno fatto sì che quel progetto diventasse realtà. Pressante l’aspettativa, arduo il confronto con quella che 16 anni prima si era conclusa come l’ultima Festa de l’Unità, ma quelle formiche operose, mosse dalla passione, filo diretto fra passato e presente, lo hanno reso possibile. Tutto è pronto e il segretario Telese issa la bandiera del Pd al cancello, proprio accanto al divieto di balneazione, con la speranza che possa presto lasciare il posto ad una meritata bandiera blu.
La festa si apre con un sentito e dovuto omaggio a Giancarlo Siani, per seguire nell’area dibattiti con un workshop sull’ambiente e sulle modalità per restituire il mare alle città vesuviane, il cui lavoro senza dubbio confluirà nell’espressione programmatica del Pd. Il tema delle bellezze culturali ed archeologiche vesuviane chiudono gli incontri di confronto e di riflessione.
La cornice sonora è affidata al gruppo di musica popolare ‘A via e’ Petruni’, a suggestivi musicisti senegalesi e a giovani band napoletane.
Al di là degli imprevisti, uomini, donne, giovani ed anche tanti bambini hanno vissuto tre giornate di settembre dal gusto che sembrava ormai dimenticato, il gusto speciale dell’aggregazione per un progetto comune.
Il percorso è ancora lungo, ma le formiche operose del Pd sono già all’opera per una seconda Festa Democratica carica di rinnovato slancio.
Amelia Farese