La ceramica vietrese come punto di contatto tra i grandi movimenti artistici del Novecento e le arti minori che assurgono a una dignità propria. La mostra “La ceramica di Vietri sul mare nei linguaggi della moderna Europa” sarà aperta al pubblico dal 30 settembre al 15 novembre 2011 nel complesso dell’ex tabacchificio Centola a Pontecagnano Faiano. L’evento, organizzato dal Comune di Pontecagnano Faiano e dalla Provincia di Salerno con il supporto della Camera di Commercio di Salerno, si inserisce tra gli appuntamenti collaterali dell’iniziativa “Lo Stato dell’Arte – Campania”, promosso da Padiglione Italia alla 54^ esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’unità d’Italia. Apertura tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20, con ingresso gratuito.
Il percorso espositivo affianca le opere di tre autorevoli esponenti del “periodo tedesco”, ovvero Richard Dölker, Monica Hannasch e Irene Kowaliska, a quelle di altrettanti ceramisti dell’epoca, come Salvatore Procida, Guido Gambone e Giovannino Carrano, che seppero trarre frutto dal contatto con le rinnovate istanze estetiche provenenti dalla cultura europea e svilupparono una lettura originale della ceramica vietrese, non più ridotta alla stregua di una produzione anonima ma finalmente capace di trovare una linea propria.
Il “periodo tedesco”, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, come è noto, vide in Costiera amalfitana la presenza di numerosi artisti ed intellettuali del Nord Europa, che vivevano da protagonisti il momento culturale dell’epoca. Il loro soggiorno diede luogo a una felice stagione artistica, all’insegna di un sincretismo culturale che rielaborò il mondo mediterraneo attraverso la nuova cultura europea, privilegiando anche le forme di espressione artistica meno usuali.