Pompei, il consigliere De Gennaro: “Il cimitero è stato privatizzato”

E’ stato approvata tra le polemiche, nel consiglio comunale di giovedì scorso, la proposta della giunta di procedere alla “esternalizzazione dei servizi cimiteriali”. “Si tratta di una vera e propria privatizzazione del cimitero di Pompei” ha tuonato in aula il consigliere di minoranza Raffaele De Gennaro, che si è scagliato contro la decisione dell’esecutivo pompeiano.

“Evitiamo – ha rincarato poi la dose il consigliere – di andare ad arricchire qualche società o qualche holding della morte”. Assenti i consiglieri comunali Antonio Ebreo per la maggioranza e Michele Genovese per l’opposizione, l’atto indirizzo è passato con 16 “sì”: quelli della maggioranza, più i 4 voti favorevoli degli “autonomi” di Unità e Impegno, più ancora quello del consigliere di minoranza Luigi Amitrano, di Adc. Gli unici 2 voti contrari li hanno espressi Giorgio Arpaia del Pdl e, appunto, De Gennaro di Alternativa Pompeiana.

“La concessione del cimitero ai privati con un progetto avente come finalità il suo sfruttamento economico – ha detto De Gennaro in aula – è moralmente inaccettabile. La “privatizzazione del cimitero” sembrerebbe un servizio in più alla cittadinanza, ma non è esattamente così. Tutti sanno quanto può rendere ad un privato la gestione di un cimitero, che è un settore dove è facile speculare facendo leva sui sentimenti in un momento di estrema facilità. Per questo – ha aggiunto – invito tutti a considerare gli effetti negativi che decisioni dissennate riverseranno sui cittadini e le loro famiglie, in quanto i costi dell’operazione finanziaria e i guadagni del gestore dovranno essere garantiti nel tempo totalmente dai cittadini”.

Per De Gennaro non sono valide le ragioni dell’amministrazione comunale che poggiano sulla necessità di rendere efficienti i servizi in un momento di crisi e di scarsità di risorse, soprattutto di quelle provenienti dallo Stato. “L’amministrazione – riprende il consigliere – non può lavarsene le mani, nascondendosi dietro la privatizzazione. Non vi è nessuna legge che obbliga alla privatizzazione. La verità è che dopo sette anni di amministrazione non siete in grado di assicurare la gestione del cimitero. Sicuramente devono essere praticati tagli in un momento di grave crisi economica, ma si comincia dai costi della politica e di rappresentanza. Pertanto vi invito a verificare attentamente il bilancio e a fare gli opportuni tagli.

Per questo chiedo il ritiro della delibera. Noi intanto ci opporremo con forza a questo ennesimo attacco ai servizi pubblici e lo faremo con tutte le forme che riterremo opportune, chiedendo anche alle autorità competenti di verificare la gestione praticata sinora, che ha portato a questa infelice decisione”.

Gennaro Cirillo

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