Erano scaduti il giorno 17 Giugno i termini per la presentazione delle “osservazioni” al Piano Urbanistico Comunale redatto dall’amministrazione Aliberti. Grande è stato il fermento in città da parte delle associazioni dei tecnici scafatesi, delle associazioni culturali, sociali e imprenditoriali cittadine, in merito alla diffusione della notizia che ben 200 furono i documenti osservativi presentati al protocollo generale del Comune di Scafati, quasi a sancirne una prematura “bocciatura”del PUC. Ricordiamo inoltre che il “Piano Urbanistico Comunale”, partorito dall’amministrazione comunale di centro-destra retta dal Sindaco Pasquale Aliberti. era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Campania in data 18 Aprile scorso, e che tutti coloro che volevano “opporsi” a quanto in esso contenuto, avrebbero avuto tempo fino alla data del 17 Giugno 2011 per farlo. Delle oltre duecento osservazioni al “Puc Operativo” formulato dall’amministrazione Aliberti, oggi, a cento giorni dalla scadenza dei termini previsti dalla legge, nessuna risposta è ancora arrivata dall’amministrazione – Perché l’Amministrazione non parla? Perché si riempie la città di spot elettorali sulle tante opere a farsi, e non si parla del Piano Urbanistico Comunale, Strumento fondamentale per lo sviluppo economico della città? Quando tempo ancora dovranno attendere i cittadini di Scafati per ottenere le risposte alle loro osservazioni? Perché non si parla delle “Ragioni Del No” a questo PUC ben esplicate ed elencate nel recente Convegno organizzato dall’Associazione “Progetto Scafati” presso la Sala Don Bosco di Scafati? Tanti i dubbi e le perplessità che accompagnano il contenuto del PUC così come oggi predisposto dalla progettista incaricata l’architetto Anna Mesolella dello studio “Fedora Architetti associati” di Napoli. Innanzitutto, dialogando con gli addetti ai lavori, si è sottolineato l’enorme dissequilibrio tra la parte Sud della Città (a edificabilità zero), con la parte Nord della città (a edificabilità totale), difatti, a parere degli esperti, lo Strumento Urbanistico così come oggi è stato formulato, è considerato “troppo favorevole” alla parte Nord di Scafati. Dialogando sempre con i tecnici scafatesi che hanno formulato le osservazioni, si parla sempre più spesso dell’esistenza di “discrepanze” all’interno delle norme tecniche e cartografiche di progetto del PUC pubblicato, con una enorme previsione di consumo di terreno agricolo per superfici superiori ai 100.000 MQ e su questo ci domandiamo pure che fine ha fatto l’opposizione in questa città. In altre parole sembrerebbe che l’Amministrazione Aliberti punti molto su una futura edificazione tutta concentrata nell’area a Nord della città, dimenticandosi delle aree Mariconda, Cappelle, Bagni e S.Pietro, per non parlare del centro cittadino. Attendiamo risposte per saperne di più.
Il Monaco