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Napoli: sindaco e assessori nelle scuole per ricordare la Resistenza

In occasione delle ricorrenze delle Quattro Giornate di Napoli, simbolo delle lotte anti fasciste, gli assessori e il sindaco hanno parlato agli alunni di tredici scuole diverse: “Una iniziativa imprescindibile e doverosa, le istituzioni hanno il dovere di tenere alta la memoria e l’importanza di quel periodo e dei luoghi in cui oggi viviamo, che tanto hanno rappresentato” – cosi commenta il sindaco de Magistris, che per l’occasione si è recato al Liceo Classico Pansini, dove quasi vent’anni fa si diplomò.

L’incontro con gli studenti è stato caratterizzato dalla grande partecipazione dei ragazzi e dalle parole di forte sprone del primo cittadino: “Come ci insegna Giovanni Falcone, le rivoluzioni culturali, che sono la base del cambiamento di una società, nascono nelle scuole. La rivoluzione delle Quattro Giornate di Napoli vide come protagonisti soprattutto donne e giovani: non è un caso. Penso alle grandi manifestazioni di questi mesi, i giovani precari, le donne scese in piazza per affermare i loro diritti, troppe volte calpestati dal malcostume di questo governo”. Accenni anche alla sua esperienza personale da magistrato, alle lotte contro qualsiasi forma di criminalità organizzata che si è trovato a combattere (solo da pochi giornila Cortedi Cassazione gli ha dato ragione, sostenendo l’esistenza di una associazione per delinquere, alla base delle inchieste da lui portate avanti). “Napoli ha nel sangue la lotta ai diritti: penso non solo alla Liberazione dal nazifascismo, ma anche a Masaniello. Napoli ha nel suo dna la forza di ribellione, la contaminazione sociale” – ha proseguito il sindaco – “Allora noi oggi siamo chiamati a ridare a Napoli la missione di dibattito tra le culture, tra le religioni: soltanto esaltando le diversità di questo territorio, Napoli può rinascere”

Poi si è soffermato sui valori costituzionali: “La costituzione è un documento sempre vivo, che va conosciuto a fondo. L’articolo 21, sulla libertà d’espressione è fondamentale: per questo il consiglio che do ai giovani è quello di non smettere di pensare, di dissentire, mantenendo sempre la tolleranza. Grandi uomini per dissentire sono andati in galera, come Gramsci e Pertini.”- continua ancora il sindaco – “Le rivoluzioni del nord Africa ci hanno insegnato che un popolo può auto determinarsi, servono coraggio e volontà: ideali che non devono fermarsi ai singoli, ma sviluppare , come già stanno facendo, un movimento popolare”

Le domande degli studenti hanno poi spaziato dalle discariche di Chiaiano, ai proveddimenti contro la camorra, e sono state soddisfatte dalle risposte del sindaco. “Prossimamente stileremo un calendario di incontri con le scuole e i giovani, che si terranno al San Carlo, a Scampia, perché avere un contatto diretto con le persone del futuro è fondamentale per costruire una società sana”

Mario De Angelis

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