Portici, proteste e accuse in consiglio: amministrazione nella bufera

In un clima incandescente si è svolto il consiglio comunale della città della Reggia. Prima dell’inizio della riunione dell’assise, il comitato spontaneo delle madri nubili ha protestato per i mancati pagamenti dei fondi previsti per le ragazze – madri. Circa venti donne hanno chiesto di essere ricevute ed avere chiarimenti in merito agli abnormi ritardi nei pagamenti, che ammonterebbero a circa nove mesi. Ritardi che, associati alla forte crisi dei giorni nostri, hanno fatto sprofondare le famiglie in una situazione critica. Tuttavia la mancanza non arriva dalla amministrazione comunale di Portici. Infatti la città della Reggia fa parte, insieme a San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio dell’ambito 17. I fondi della Provincia a queste tre amministrazioni, arriveranno solo quando gli amministratori stessi pagheranno alle famiglie la prima tranche pari ad un terzo della spesa totale. I comuni di Portici e San Sebastiano al Vesuvio, hanno già provveduto ad effettuare i pagamenti, mentre San Giorgio a Cremano è ancora ferma. L’inadempienza del comune di San Giorgio ha momentaneamente bloccato i fondi della Provincia, ed il tutto ricade anche sui cittadini porticesi.
Le testimonianze. Disperazione sui volti delle donne che sono giunte alla sede del palazzo di città in via Campitelli. Le ragazze lamentono uno scarso interessamento da parte delle istituzioni alla loro situazione. Nella fattispecie a finire al centro delle critiche delle ragazze – madri è l’assessore alle politiche sociali, Alessandro Fatatis, ed il primo cittadino Vincenzo Cuomo, rei di non aver messo in campo tutti i loro mezzi per evitare che la situazione degenerasse. “Sono nove mesi che non riceviamo i fondi previsti per le famiglie disagiate – racconta Nunziata -. Non ce la facciamo più, non riusciamo a fronteggiare le inevitabili spese quotidiane. Nessuno ha pensato che noi mamme dobbiamo provvedere ai nostri bambini, ed affrontare le numerose spese per mandarli a scuola. Tutto questo è assurdo. Le istituzioni – continua la madre disperata – ci hanno abbandonato, abbiamo più volte chiesto di essere ricevute dal sindaco e dall’assessore ma quest’ultimi sono sempre impegnati. Probabilmente gli altri impegni sono più importanti dei loro cittadini. Anche se la colpa non è dell’amministrazione porticese, ciò non vuol dire che non si debbano attivare affinchè il problema venga risolto”. Una situazione che sembra peggiorare di giorno in giorno. La giovanissima Mariarca spiega con voce dolce e carica di emozioni la situazione della sua bambina, nata con una malformazione agli occhi che necessita di numerose e costose cure fuori regione.
Le accuse. Al centro del ciclone è finito l’assessorato alle politiche sociali. Il ritardo dei pagamenti, anche se non vede come primo responsabile il comune porticese, ha scatenato numerose critiche nei confronti dell’assessore che dovrebbe tutelare le fasce deboli. Oltre all’ennesimo episodio, a finire sott’accusa sono le eliminazioni, anche se parziali, di numerosi contributi destinati alle famiglie disagiate, come borse di studio e sussidi vari. Il dito è stato puntato contro Alessandro Fatatis, delfino del consigliere Salvatore Iacomino esponente de la “Sinistra con Vendola”, che da alcuni mesi ricopre il ruolo di assessore alle politiche sociali. Tuttavia non è stato possibile da parte delle ragazze – madri incontrare l’assessore nella serata del consiglio, data l’assenza di quest’ultimo. Il comitato delle ragazze – madri ha fatto pervenire, prima dell’inizio del consiglio comunale, una lettera dove veniva chiesto un incontro con gli esponenti dell’amministrazione. In totale accordo, i consiglieri hanno deciso di incontrare le rappresentanti del comitato lunedì sera, durante la riunione dei capigruppo. 
Opposizione interna. La vera spina nel fianco del sindaco Vincenzo Cuomo, sembra essere un uomo della sua maggioranza. Salvatore Iacomino, esponente de la “Sinistra con Vendola”, attacca il Partito Democratico di Vincenzo Cuomo su numerose argomentazioni. Iacomino, protagonista del clamoroso dietrofront dello scorso giugno, quando durante la discussione delle argomentazioni del bilancio di previsione accussò duramente sindaco e maggioranza per poi votare a favore del bilancio stesso, attacca l’amminstrazione ritornando sull’aumento dell’addizionale irpef. Le durissime accuse sollevate dal capogruppo de la “Sinistra con Vendola” riguardano nella fattispecie l’operato del nucleo antievasione e antielusione del comune, la questione dell’autorimessa del mercato coperto e numerose cause perse dall’amministrazione comunale su contravvenzioni inflitte ad automobilisti. Iacomino punta il dito contro gli agenti della polizia municipale, leggendo una contravvenzione dove la motivazione era scritta in maniera errata, quindi facilmente contestabile. “Rischiamo di perderle tutte” commenta ironicamente il consigliere di maggioranza riferendosi alle contravvenzioni, spiegando che quegli errori sono pagati con le casse comunali sia per il mancato introito sia per le spese legali che il comune è condannato a pagare. Il consigliere che fa opposizione sedendo tra i banchi di maggioranza, attacca il primo cittadino anche sugli oneri urbanistici. Infatti Iacomino invita Vincenzo Cuomo a rivedere e provvedere la sistemazione della questione in tempi rapidi, altrimenti sarà costretto a rivolgersi ad altri organi.
 
Andrea Scala

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