Santa Maria la Carità: i dipendenti comunali dichiarano lo stato di agitazione sindacale

Ritardi nell’organizzazione degli uffici e dei servizi e condizioni precarie del lavoro, i dipendenti del Comune di S. Maria la Carità dichiarano lo stato di agitazione sindacale. A pochi giorni dall’assemblea pubblica indetta Venerdì scorso dalle segreterie provinciali di Napoli CiGL, CISL E UIL presso la sala consiliare, è stato ufficializzato lo stato di agitazione dei lavoratori comunali per alcune inadempienze accumulatosi negli ultimi anni fino d oggi a causa della gestione del personale pubblico da parte dell’amministrazione comunale del sindaco Franco Cascone. Ritardi nell’organizzazione degli uffici, disfunzioni nell’erogazione dei servizi ai cittadini e costanti condizioni precarie dei lavoratori sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto i dipendenti comunali a riunirsi e a convocare un’assemblea pubblica con i loro referenti sindacali per chiedere all’amministrazione Cascone più rispetto e dignità per il lo svolgimento del proprio lavoro. A finire nell’occhio del ciclone non è soltanto il primo cittadino Franco Cascone ma anche l’assessore comunale al Personale, il ragioniere Ciccio Alfano, per i quali i dipendenti comunali hanno dichiarato lo stato di agitazione sindacale per chiedere espressamente di risolvere, dopo gli ultimi anni di attesa, le incombenze ed i disagi creatosi fino ad oggi a causa della cattiva gestione del personale comunale. Al termine dell’assemblea pubblica tenutasi Venerdì mattina nell’aula consiliare, a tal proposito i sindacalisti della Funzione Pubblica della CGIL di Napoli L. Oliviero, della Funzione pubblica CISL B. Prezioso e quello della Funzione Pubblica della UIL M. Russo hanno tenuto a ribadire: “I lavoratori del Comune di S. Maria la Carità, riunitosi in assemblea presso a Casa comunale dopo un ampio e approfondito dibattito sulle condizioni in cui langue lo stato della contrattazione decentrata dell’Ente e le evidenti contraddizioni presenti al tavolo della Delegazione Trattante, oltre al grave e responsabile ritardo accumulato in merito alla riorganizzazione degli uffici e dei servizi, dichiarano lo stato di agitazione di tutti i dipendenti e decidono di rincontrarsi il giorno 07/10/2011 per ulteriori e più incisive azioni di lotta e per analizzare eventuali comunicazioni da parte della parte pubblica che dovessero nel frattempo intervenire. Diversamente i sindacati chiamati a difendere i diritti dei propri lavoratori sono pronti anche ad indire lo stato di sciopero qualora non si hanno riscontri positivi da parte di chi gestisce il personale comunale”. Una situazione difficile quella creatasi e vissuta negli uffici dell’ente comunale di S. Maria la Carità dove già nei mesi scorsi si sono verificati alcuni casi di proteste e lamentele da parte dei dipendenti comunali come quelle intraprese da alcuni impiegati, autisti comunali o vigili urbani quando non venivano rispettate le proprie condizioni lavorative, con qualche episodio finito ad essere discusso e conteso davanti al giudice del lavoro. Il sindacalista Biagio Prezioso della FP CISL di Napoli ha tenuto a spiegare: “I dipendenti del Comune di S. Maria la Carità, dopo gli ultimi tre anni trascorsi tra disagi e inadempienze, stanchi delle attese e delle promesse non mantenute, hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione affinché l’amministrazione Cascone si metta in regola con quanto dovuto ai propri dipendenti comunali. Nell’ultimo anno – conclude il sindacalista della FP CISL – la situazione è andata ulteriormente ad aggravarsi con il peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti comunali. Se non avremo riscontri positivi, siamo pronti anche a convocare le giornate dello sciopero”. Chiamato in causa il sindaco Cascone ha dichiarato: “Stiamo lavorando per risolvere i problemi creatosi con i dipendenti comunali. Da parte nostra c’è tutta la volontà di affrontare e discutere le questioni sollevate e le richieste proposte dai sindacati provinciali in rappresentanza dei dipendenti del Comune di S. Maria la Carità”.

Vincenzo Vertolomo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano