Coraggio, orgoglio, grinta. La Juve Stabia ci crede fino all’ultimo e porta a casa la massima posta dal Granillo di Reggio Calabria, in una partita emozionante che ha visto le vespe proporre un gioco a tratti spumeggiante. Parte bene la squadra di Braglia che nel primo tempo sfiora il gol in due occasioni, con Danilevicius, che arriva in ritardo sull’ottimo cross di Sau, e Erpen, che incespica sul pallone dopo un dribbling ubriacante su Emerson. La ripresa comincia malissimo per i gialloblù, con Missiroli che colpisce da pochi metri, su dormita generale della difesa campana. Braglia non si perde d’animo e opera i due cambi che danno la svolta alla gara. Raimondi per lo spento Zito e Danucci per l’acciaccato Scozzarella. In venti minuti cambia la gara: fantasia e geometrie dei nuovi entrati spingono le vespe alla rimonta che si concretizza tra il 70′ (lancio di Scognamiglio, stop di petto a seguire e conclusione di collo esterno sinistro sul primo palo di Sau) e l’88’ ( gioiello dai 20 metri di Raimondi, che colpisce violentemente di destro, fulminando Kovacsik all’incrocio dei pali). Tre punti che pesano come il piombo per la Juve Stabia, ottenuti su un campo difficilissimo, contro una squadra quotata come la Reggina, la cui sfortuna è stata quella di incontrare una Juve Stabia “Cuor Di Leone”.