Ad un anno dalle proteste contro la discarica di Terzigno si torna a discutere di rifiuti ed inquinamento grazie a “Mani Vesuviane”, progetto video- pittorico di Ciro Segreto e Antonella Scala, presentato nell’aula consiliare del comune di Pompei venerdì 30 settembre alle 18.30. La grande tela variopinta rappresenta, infatti, le mani delle mamme vulcaniche che si stagliano compatte sul quadro per proteggere la terra e la sua bellezza in un urlo di rabbia contro tutti gli scempi subiti. Proprio il tema della tutela dell’ambiente è stato al centro del dibattito moderato da Alessandro Laghetto cui hanno partecipato diversi esponenti dell’associazionismo e della società civile. In particolare Carmine Ferrara, esperto di riqualificazione ambientale e vicepresidente dell’associazione “Amici del Sarno”, ha sottolineato l’esigenza di maggiore consapevolezza ed informazione da parte dei cittadini perché possano presidiare i tavoli decisionali e partecipare alle scelte che incidono sulla propria vita e sull’ambiente. A tal proposito il video realizzato dai due artisti campani testimonia la mobilitazione del popolo vesuviano contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio attraverso i racconti di coloro che vi hanno preso parte. Tra questi Marina Casciello, portavoce dell’ associazione “Mamme Vulcaniche”, che ribadisce le preoccupazioni mai sopite per la salute pubblica a causa dei continui versamenti nella cava Sari che serve ancora 18 paesi della zona rossa e dovrebbe essere ormai satura e prossima alla chiusura. Per tale motivo un nuovo allarme, manifestato dalla rappresentante dell’associazione, riguarda la possibile apertura della cava Vitiello, su cui sono circolate voci di recente, e contro cui si annuncia una nuova lotta di una popolazione già vessata e allo stremo. Un’altra voce del territorio è quella del professor Angelo Genovese, ambientalista e testimone delle trascorse rivolte, che ha ricordato la manifestazione contro le politiche anticrisi dell’Europa e dei governi, appuntamento che si terrà il 15 ottobre a Roma e nelle altre capitali europee per dire a gran voce che i cittadini, uniti nei diversi movimenti, vogliono tutelare i propri diritti e essere coinvolti nelle scelte che li riguardano, come l’esito dell’ ultimo referendum ha mostrato. In chiusura dell’incontro non potevano mancare i balli tradizionali del sud con “Terre Danzanti” e la tammorra di Nino Galasso per rinsaldare il nostro legame ancestrale con la terra e le sue tradizioni che quelle “Mani Vesuviane” alzate a difesa della nostra “montagna incantata” stanno a dimostrare.
Claudia Malafronte