Il Gazzettino vesuviano | IGV

Portici, politiche sociali nel mirino

 Non si placano le polemiche scatenate a seguito del consiglio comunale del 30 settembre. A finire nel mirino delle critiche è l’assessorato alle politiche sociali. La protesta delle ragazze madri che si sono recate alla riunione dell’assise per esprimere il loro dissenso per i forti ritardi nei pagamenti dei sussidi per loro previsti, ha lasciato il segno. Sono circa nove i mesi di ritardo dell’arrivo dei fondi, ma su questo tasto l’amministrazione comunale di Portici non ha colpe. Infatti, i fondi sono stati bloccati dalla provincia per alcune inadempienze del comune di San Giorgio a Cremano. Tuttavia le madri nubili puntano il dito contro sindaco e assessore alle politiche sociali, rei secondo le donne, di non aver fatto nulla di concreto per ovviare al problema. Sulla questione si esprime Mario Lago, esponente del Circolo Magnacca di via Libertà: “La questione delle madri nubili è molto seria. E’ vero che l’amministrazione non ha colpe in merito, ma l’assessorato alle politiche sociali dovrebbe attivarsi per la tutela delle famiglie meno ambienti. In particolare Sinistra e Libertà, responsabile dell’assessorato alle politiche sociali, dovrebbe attivarsi affinchè sussidi e fondi arrivassero alle famiglie disagiate di Portici. Un esempio lampante è l’organizzazione del Mozart Box, che dato il periodo di crisi poteva essere ridimensionato oppure soppresso ed usare quei soldi per i cittadini in difficoltà”. Anche il presidente dell’associazione Borgo Antico, Antonio Lippolis attacca l’operato delle politiche sociali: “Il dovere dell’assessorato alle politiche sociali è quello di aiutare le famiglie in difficoltà. Il caso delle madri nubili non è il solo, ma forti tagli sono stati effettuati ad ogni altro tipo di sussidio, come il buono libri per gli studenti ed il reddito di cittadinanza. In un forte periodo di crisi come quello in cui l’intera nazione oggi versa, sarebbe stata cosa buona e giusta ridimensionare o sospendere alcune iniziative per garantire qualche prestazione assistenziale in più. Inoltre ci sono numerose spese inutili, contributi ad associazioni varie che gravano sulle casse comunali. Una soluzione – conclude Lippolis – sarebbe il taglio dei portaborse, che ad oggi ne sono circa una decina”

Exit mobile version