Sarà sicuramente troppo presto,ma il caldo tifo ercolanese non conosce calcoli e scaramanzie: “Salutate la capolista”,questo il coro che campeggia negli animi granata ,che trapela nei loro cuori attraverso le ferite ancora fresche di una retrocessione inaspettata. Fa nulla se la scena non è tutta per gli uomini di Ciro Mottola,se il Cicciano ancora contende il trono alla più regale delle squadre dell’intera categoria. La strada è ancora lunga,ma almeno ora l’Ercolano lo sa,è quella giusta. Non poteva esserci palcoscenico migliore di quello del Campo Italia di Sorrento a fare da cerimoniere per questo gradito ritorno. Avversario il volenteroso S. Agnello di Guarracino,che è parso però poca cosa di fronte ai vari Di Tuccio, Liccardi e Borrelli. Eppure i sorrentini tengono botta per un tempo ai più quotati avversari,almeno nel risultato. Certo le occasioni per il team degli Scavi e del Vesuvio sono fioccate anche nella prima parte di gara,peccato per la mira piuttosto imprecisa di coloro che sono andati a concludere a rete. Sugli scudi in particolar modo Di Tuccio e Nasti,che in svariate occasioni hanno fatto tremare i polsi ai supporters casalinghi. Altro cinismo,invece,dimostrato dai granata nella ripresa. La prima rete giunge dopo una ventina di minuti: il neo entrato De Rosa serve su un piatto d’argento la palla del vantaggio al centrale di centrocampo Andress,sulla cui inzuccata,forte e precisa,nulla può il numero uno locale La Mura. Cinque minuti più tardi l’Ercolano sigla anche il colpo del ko con bomber Nasti,servito al bacio da un’altra pennellata di De Rosa. Di fatti la partita termina qui,con gli ospiti che congelano la gara con un buon possesso palla.