Detto fatto. Il presidente Gambardella aveva preteso un Sorrento che sapesse osare, e i rossoneri, corsari in irpinia, mettono in campo solidità e cinismo, portando a casa 3 punti preziosissimi.
In cascina la spettacolarità, e il calcio champagne, il Sorrento di Sarri veste per un giorno i panni del Sorrento di Simonelli, battendo un confuso Avellino.
Il modulo è il consueto 4-2-3-1 ma ordine e pragmatismo la fanno da padrona, i costieri corrono pochi rischi, e osano il giusto per conseguire il risultato sperato.
La vittoria è merito del solito Ginestra, che dopo il turno di “ingiustificato riposo” torna a timbrare il cartellino, fulminando Fumagalli con un diagonale imprendibile, sugli sviluppi di una scorribanda di Bondi, spina nel fianco dei biancoverdi.
Con questa vittoria la formazione di Sarri si porta a 3 punti dal Taranto, primo in classifica, in attesa di una non irrestitibile Reggiana, che domenica prossima arriverà al campo Italia.
AVELLINO (4-4-2) Fumagalli; Labriola, Cardinale (15′ st De Gol), Porcaro, Stigliano; Herrera (35′ st Ercolano), D’Angelo, Correa, Millesi; Thiam (7′ st Lasagna), Zigoni.
A disp.: Fortunato, Citro, Zappacosta, Falzerano. All.: Bucaro.
SORRENTO (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi (39′ st Sabato); Camillucci, Armellino; Bondi (32′ st Scappini), Carlini, Croce (26′ st Corsetti); Ginestra.
A disp: Chiodini, Terra, Niang, Galabinov. All: Sarri
ARBITRO: Luca Barbeno di Brescia Assistenti: Antonello Grispigni di Roma 1 e Francesco Passero Roma 1
NOTE: Ammoniti: Porcaro (A), Fumagalli (A), Carlini (S). Spettatori 3000 circa. Angoli: 5-2. Recuperi: 1′ pt, 5′ st.
Pierluigi Vitale