L’attacco del Capogruppo del Pdl al Presidente Cirielli ha fatto riflettere e non poco i militanti della Giovane Italia, che in questa fase politica spesso si interrogano sul sistema e le sue evoluzioni, sui valori ed eventuali declinazioni, su gli uomini che devono avere la forza di concretizzare un progetto e la capacità di dare le risposte che la gente aspettava dal centro destra del fare. Ad intervenire nella discussione che già è sul tavolo del segretario del partito Alfano è il presidente provinciale della Giovane Italia Giuseppe Agovino: Mi dispiace che in un momento come questo dove è diventato difficile parlare di politica, troviamo il coraggio di parlare di cariche o di altro senza interrogarci su quello che siamo in grado di dare alla collettività. Il presidente Cirielli oggi è l’unica figura che con la sua forza ideale e valoriale riesce ad essere il faro di un’intera comunità, che con la sua integrità trasferisce serenità a tutti quanti noi che lo riconosciamo come leader. Non voglio entrare nel merito della discussione fatta su tanti nomi anche perché penso che il presidente Cirielli sa bene che il suo operato sarà giudicato dagli elettori al termine del mandato e che quindi nell’interesse della collettività e della parte politica che rappresenta lui ha creato come nel suo diritto la squadra che meglio lo può sostenere, voglio però solo precisare una cosa in merito all’attuale assessore provinciale alle politiche giovanili, Antonio Iannone,uomo di partito sin da piccolo che ha fatto della politica una delle sue ragioni di vita e della militanza una prova del suo impegno sociale. Forse nel suo caso possiamo dire che la meritocrazia, concetto che dalle nostre parti è un valore assoluto, ha pagato. Concludo dicendo buon lavoro a tutti, e se è possibile parliamo di meno e lavoriamo di più per ripagare l’enorme consenso e l’enorme responsabilità che i cittadini ci hanno dato.