Si è svolta ieri sera domenica 2 ottobre a San Giuseppe Vesuviano una fiaccolata in ricordo di Angelo Prisco, il maresciallo della Guardia di Finanza ucciso nei boschi della “Valle dell’Inferno” in pieno Parco Nazionale del Vesuvio.
Era il 19 dicembre del 1995 quando il maresciallo Prisco di istanza allora al nord e precisamente nella caserma della Guardia di Finanza di Chiavenna (Sondrio), era tornato nel suo paese natale per le festività natalizie. Durante una passeggiata nel parco, si imbatté in un gruppo di bracconieri, sorpresi a cacciare illegalmente. Prisco era un uomo amante della natura e si batteva per difenderla, e quella mattina del 19 dicembre 1995 il maresciallo voleva verificare di persona se davvero, come aveva sentito dire in paese, nel parco del Vesuvio c’era chi cacciava di frodo. Secondo le ricostruzioni dell’epoca, Prisco sarebbe morto a seguito del suo intervento nei confronti dei cacciatori, che avrebbero risposto all’alt del finanziere esplodendo colpi di fucile. Il cadavere del maresciallo fu rinvenuto in un crepaccio. Ad oggi non sono ancora stati individuati i colpevoli di quel triste fatto avvenimento.
Il fratello di Angelo, Roberto Prisco, visibilmente commosso ed emozionato dall’immutato affetto degli amici sangiuseppesi, ci ha lasciato alcune riflessioni. “Era un grande uomo, di grandi pensieri e valori. Tar le persone che sono qui forse non tutti conoscevano Angelo personalmente, ma avranno sicuramente sentito parlare dei suoi ideali. E mi auguro che proprio i suoi ideali possano essere da sprono per le nuove generazioni in questi tempi così difficili. C’è bisogno di speranza, e se il ricordo di Angelo può servire affinché questa città possa rimettersi in moto va bene ricordarlo così. Oggi parlare di legalità in una città difficile come San Giuseppe Vesuviano, il cui comune è stato sciolto mesi fa per infiltrazioni camorristiche. Ma se non si vive nella legalità non c’è speranza per il futuro. Angelo è vivo, è presente nei cuori di tutti coloro che partecipano a questo momento di ricordo e riflessione”. Alle ore 19 presso il Centro Giovanile dei Padri Giuseppini in via Croce Rossa a San Giuseppe Vesuviano, è partita la fiaccolata a cui hanno partecipato oltre 200 persone, organizzata dall’associazione “CittadinanzAttiva Sgv” e dal gruppo di amici di Angelo Prisco. Alla capo del corteo di fiaccole, scortato da rappresentanze della Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani, il maresciallo Marcello Manfredi, intimo amico di Angelo, che ha letto una lettera scritta per l’occasione. Toccante è stata la sosta nei pressi dell’abitazione natale di Prisco. All’arrivo del corteo in piazza Garibaldi, è stata celebrata da padre Marco Rota una Santa Messa in suffragio. Oggi a ricordo di Angelo, esiste uno slargo con il suo nome a quota 700 metri visitabile con i bus del Vesuvio mentre sul luogo del ritrovamento del cadavere prima vi era una croce che con le intemperie è stata però rovinata. E’ intenzione degli amici di Angelo, sostituirla con una in ferro e legno, più resistente in modo tale da perpetrare più lungo possibile il ricordo di questo eroe.
Pasquale Annunziata