Il Consiglio Comunale degli “emendamenti”. Così potrebbe definirsi l’ennesima beffa della maggioranza di Gennaro Cinque, che porta in aula proposte di delibera completamente modificate nottetempo e spiazza la minoranza. Così è stato sia per il Bilancio che per le famigerate antenne per la telefonia. La prima approvata come al solito a colpi di maggioranza, la seconda rimandata ancora una volta a futura discussione.
Che la maggioranza fosse in difficoltà sul bilancio lo si è capito subito. Sui banchi del centrodestra erano assenti troppi consiglieri. Mancavano pezzi importanti come la dott.ssa Cristallo e Andrea Buonocore, mentre la dott.ssa Eusebio è arrivata in gran ritardo, giusto per far registrare la sua astensione.
Ad aprire la discussione è stato Dilengite con il suo lungo e bell’intervento nel quale ha espresso forti perplessità su alcuni debiti messi fuori bilancio e che a norma di legge non potevano farne parte. Per esempio, i 95.000 € elargiti alla ditta G.M.G che, senza delibera specifica ma “sua sponte”, ha piazzato in giro tra Faito e Vico centro ben 336 punti luce non preventivamente programmati. Alcuni debiti fuori bilancio, secondo Dilengite, sembravano piuttosto essere frutto di “ un accontentamento del popolo” in vista della incombente campagna elettorale.
Dopo l’intervento di Dilengite, il colpo di scena. Il consigliere Aiello candidamente annunciava che la manovra era stata modificata nottetempo e che ben sette punti, pari alla bellezza di tre milioni e passa di €, erano stati stralciati dai debiti fuori bilancio con un emendamento a sorpresa di cui nessuno nella minoranza sapeva nulla!. La cosa ha creato il putiferio nella minoranza soprattutto perché, come ha sottolineato l’avv. Starace, si stava giocando a rimpiattino con un argomento serissimo nascondendo oltretutto la polvere sotto il tappeto. Con o senza emendamento, i debiti stralciati non si disperderanno nel nulla ma continueranno a pesare gravemente sul bilancio comunale e ci si chiede in che modo saranno pagati.
Nonostante le reprimende dell’opposizione, comunque, il bilancio è passato al fotofinish perché il giorno stesso del consiglio comunale, il 30 settembre, era il termine ultimo per l’approvazione, pena la caduta del Consiglio Comunale.
Ennesima fumata nera, invece, sulle antenne per la telefonia. L’argomento aveva subito uno spostamento nell’ordine del giorno e se ne è iniziato a parlare solo verso le 13.00, quando gran parte del pubblico interessato era andato via. In discussione vi era un ordine del giorno presentato da Dilengite, che cercava di fare dei passi avanti sulla spinosa questione. Dilengite ha proposto alla maggioranza di escludere dalle richieste della minoranza l’annullamento della precedente delibera di installazione degli impianti e di ottenere però delle garanzie, soprattutto riguardo a un piano per la telefonia che apre alla possibilità futura di eliminare le antenne invise ai cittadini. Anche su questo però la maggioranza, sempre nottetempo, aveva già preparato un emendamento alla vecchia delibera, che apriva comunque uno spiraglio rispetto alle precedenti posizioni oltranziste della Giunta Cinque. Nell’emendamento della maggioranza, infatti, si propone una commissione di garanzia formata da tutte le parti in causa e un sito Internet che registra l’intensità delle onde elettromagnetiche e sul quale quotidianamente tutti possono verificare che non vengano sforati i livelli di sicurezza.
Subito dopo Natale Maresca ha illustrato, in un accorato e dettagliato intervento, tutti i pericoli per la salute che possono derivare dall’inquinamento da elettro-smog e che sono tuttora allo studio della comunità scientifica. Ha denunciato l’aumento dei tumori soprattutto nella popolazione infantile e la possibile concausa dell’elettro-smog. Ha altresì invitato la maggioranza alla giusta prudenza e alla prevenzione come uniche possibilità di non commettere errori grossolani dei quali sarebbero vittima le generazioni future.
Quando però è arrivata la stringente richiesta di Dilengite che chiedeva se si era d’accordo ad approvare il suo ordine del giorno, il Consigliere Aiello ha proposto di rimandare la discussione a un prossimo consiglio comunale al fine d arrivare a un documento condiviso che non scontenti nessuno Accettata all’unanimità la proposta, il Presidente De Simone scioglieva la seduta.
Maria D’Ordia