Monta la protesta nel Vallo di Lauro per il taglio ai trasporti pubblici effettuato dalle aziende di mobilità legate al Consorzio Unico Campania e dalla Regione. A denunciare l’insostenibilità delle decisioni assunte adesso sono i sindaci dei Comuni del Vallo, in particolare i primi cittadini di Lauro e Marzano di Nola, Salvatore Mazzocca e Trifone Greco, che sollevano la voce con una nota congiunta. “Parlare di semplici tagli del trasporto pubblico nel Vallo di Lauro è riduttivo – spiegano i sindaci -. C’è stato un vero e proprio massacro, è stata cancellata un’intera linea d’autobus, quella della Sita che collegava il Vallo con il capoluogo Avellino, nonché sono state soppresse numerose altre corse che ogni giorno trasportavano studenti e pendolari verso Nola, Napoli e Fisciano. La pazienza di tutti questi utenti – cittadini dei Comuni del Vallo di Lauro è al limite. Tutto questo avviene in una zona già debolmente collegata con le grandi città ed i capoluoghi di provincia e di Regione, e povera; situazione che fa ricadere senza alcun dubbio i debiti e i costi della crisi del trasporto pubblico campano sulle categorie più deboli: gli studenti, gli operai, i lavoratori dipendenti del Vallo di Lauro”. Solidarietà è stata poi espressa per tutti i lavoratori che rischiano il posto di lavoro, molti dei quali residenti proprio nei comuni del Vallo: “Gli straordinari non pagati hanno causato anche la riduzione dell’orario di apertura delle biglietterie, per molti c’è il pericolo di rimanere disoccupati”. Tutti i sindaci del Vallo chiedono con forza alla Regione una politica diversa nell’utilizzo dei bilanci proprio per evitare di paralizzare una zona non marginale della Regione Campania, i cittadini e le imprese locali. “La mobilità – insistono – è necessaria per il lavoro e lo sviluppo di tutti. I disagi sono evidenti e gravissimi per tantissimi viaggiatori che utilizzano il servizio per spostarsi quotidianamente in città e raggiungere università o luoghi di lavoro. In questo modo si mette a rischio non solo il diritto dei cittadini a spostarsi, ma l’intero sistema economico e produttivo della zona, come se i cittadini del Vallo di Lauro fossero cittadini di serie B, come se non godessero dei diritti concessi agli altri, come se i disagi già patiti per la scarsità dei collegamenti non fossero abbastanza. Alla mancanza di corse giornaliere si è pensato bene di aggiungere anche il taglio di un’intera linea per Avellino. Vogliamo un trasporto pubblico locale che sia progettato sulle reali necessità dei cittadini, pertanto chiediamo alla Regione Campania il mantenimento delle percorrenze chilometriche, sottolineando in questa area della provincia di Avellino la presenza di una notevole utenza scolastica e universitaria che si aggiunge agli utenti residenti e ai lavoratori pendolari”.