“Anche nella nostra regione migliaia di agricoltori non hanno potuto rispettare il termine del 30 settembre per la presentazione delle domande di variazione delle categorie catastali dei fabbricati rurali, perché non sono stati nessi nelle condizioni di adempiere alle disposizioni di legge”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Campania Michele Pannullo, che rimarca le conseguenze della mancata proroga del termine ultimo, fissato al 30 settembre.
Nei giorni scorsi Confagricoltura aveva sollecitato più volte il governo di prorogare il termine ultimo, considerato l’esiguo tempo a disposizione concesso agli agricoltori. “La richiesta urgente – prosegue Pannullo – non è stata presa in considerazione e così la gran parte degli agricoltori non ha potuto assolvere ad un preciso obbligo di legge. Il decreto ministeriale di attuazione, con la complessa ed inadeguata modulistica, è stato pubblicato solo il 22 settembre. Confagricoltura di Campania ricorda che le procedure di garanzia fissate dallo Statuto del contribuente prevedono un intervallo temporale di 60 giorni prima dell’applicazione dei provvedimenti di attuazione previsti dalla legislazione tributaria”.
Per Pannullo “l’unico risultato della mancata proroga è di avviare un contenzioso con la Pubblica Amministrazione, che non fa bene allo Stato e aggrava il già pesante carico burocratico che opprime le imprese. Confagricoltura Campania e le sedi provinciali – conclude – si impegnano sin d’ora ad assistere gli agricoltori che dalla violazione dello Statuto del contribuente, subiranno un danno ingiustificato, anche promuovendo azioni collettive (class action) per contrastare ingiustificate richieste di pagamento da parte delle Amministrazioni competenti”.