Il Gazzettino vesuviano | IGV

Charme da giorno!

E’ tempo di cambiare l’ottica sugli “abiti da lavoro”! Abbandonati i codici del look-uniforme ordinato – leggi anonimi tailleur -..Avanti lo stile – leggi personalizzazione e creatività – . Sì , perché anche in ufficio non si dovrebbe mai rinunciare allo stile .

Si sa , i luoghi di lavoro richiedono una certa praticità , ma nulla vieta di abbinarla a una certa eleganza e pizzichi di follia . Come ci mostra la collezione invernale firmata Blugirl . Una collezione che vede l’abito protagonista , dominato da tubini ,   ai quali si aggiungono , cappotti e robe manteau dalle forme castigate , grazie  alle quali la figura è sempre composta e ordinata  – diritta , a clessidra , svasata – priva di vezzi . Concesse solo la morbidezza delle pieghe dovute allo stringere delle sottili cinte in vita e  delle lavorazioni della lana dei coats : tutte pronte a rompere la monotonia della linearità dei capi . Solo eleganza ( moderna ) e raffinatezza ( rétro ) dal profumo british ( old style) ( ri)lette in chiave giovane e ( ultra ) femminile . Cappotti bon ton e di tweed quadrettato, cappe mini di camoscio, giacche e pantaloni da caccia alla volpe.

Ma sono i colori a fare la differenza. Benvenuti , infatti ,  grigio perla , beige  , oliva , cioccolato , crema , salvia  , khaki e verde muschio . Toni speziati , autunnali ,  riscaldati da tonalità vivaci e glassate come il fragola, l’ocra  , il marron glacé , l’aragosta – stupendo! – e il bluette . Lasciando alle più coraggiose l’abbinata fragola+crema+bluette e alle più indecise la sperimentazione del bicolore : un crema che illumina il busto ed un’aragosta che si assesta sulla linearità di un cappotto dalle maniche in volpe.

E per le irriducibili paladine del nero sempre  e comunque ? Mmmmh..se proprio non siete riuscite a farvi tentare da questa palette dal forte impatto visivo , ecco a voi il (total) noir degli abiti corti e lunghi intarsiati da giochi di pizzo e trasparenze e da raffinate lavorazioni patchwork a fiori applicati, tulle e  chiffon arieggiato da piccoli drappeggi . Accostamento estremamente bon ton quello del tocco cammello : nuance calda e luminosa che si posa su pull dolcevita che spuntano dai tubini e cappelli  .

E per  essere ancor più glamorous ( anche ) sotto la luce del sole , immancabili alcune concessioni alla personalizzazione : calze nere , o anche chiare , ma pesanti , calzettoni in lana – come nella collezione – e scarpe stringate di ispirazione maschile ma dai tacchi assolutamente femminili al posto delle décolletées di vernice con cinturino alla caviglia . Tocco frivolo per guanti doppi di maglia e camoscio e cappelli maschili di feltro . Le borse – pochettes stampa cocco con nappe e cluteches dorate – conservano un’allure working , ma nulla hanno a che vedere con la ventiquattro ore , a propria volta reinterpretata – bags in pelle – per chi desidera una nota di stile anche sul lavoro . Dove , oltre a un look classico e severo , è possibile concedere una modernità più decisa nell’abbigliamento…puntando anche sui colori –  in questo caso ,  da nuance neutre e calde accostate a quelle più vitaminiche –  .

Vestirsi ,  dunque  , di tutto punto anche per un business lunch o per presenziare una riunione al vertice ,  interpretando lo charme da giorno con occhio vagamente rétro e piglio contemporany  . Femminile e garbato . Daywear  sì , ma di gran classe .  Working girls imparata la lezione ??

M.Chiara D’Apolito

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