Stamattina mentre fervevano i preparativi per la festa democratica si è consumata l’ennesima azione antidemocratica e incivile di questa amministrazione. Nonostante la nostra richiesta, non è stata convocata la commissione spettacolo per collaudare il palco installato e con nostro stupore, stamane, gli agenti di polizia municipale hanno provveduto a compiere i rilievi del caso. Fino a qua nulla questio. L’amministrazione non ha convocato l’organo deputato al collaudo e il palco non è stato autorizzato. Nessun sigillo al momento, ma solo i rilievi del caso affidati agli agenti di polizia municipale.
Ma la provocazione più grande é stata la presenza del fotografo del sindaco che, dichiarando di esser un fotografo free lance – quando tutti sanno che collabora con il sindaco ed è in pianta stabile presso l’ufficio stampa del comune – in nome di una non si sa bene quale libertà di stampa pretendeva di fotografare gli agenti mentre erano in corso i rilievi.
Invitato ad allontanarsi, anche con veemenza, per la chiara operazione costruita ai danni del Pd stabiese, alla sua risposta arrogante e pretestuosa di esser un libero giornalista (tra l?altro a richiesta si è rifiutato di mostrare il tesserino) c’è stato bisogno dell’invito degli agenti di polizia urbana che hanno esortato il solerte fotografo ad allontanarsi.
Si tratta di un’operazione costruita a tavolino che ci amareggia profondamente. Si vergognino gli autori di questo deprecabile gesto, forse dettato dal boicottare questa festa democratica per la presenza, domani in città, del coordinatore regionale del Pdl Cosentino.
C’è solo una parola per definire questa azione: vergogna! Una provocazione in pieno stile Bobbio a cui il sindaco, purtroppo, non è nuovo. Tra l’altro chiaramente costruita a tavolino, vista la celerità con la quale il fotografo del sindaco era presente in villa “per raccontare quanto avveniva”.
Il PD non si farà certo intimidire da questi bassi e maldestri tentativi di boicottaggio che nulla hanno a che fare con la politica. A dimostrazione di quanto questa azione sia chiaramente provocatoria e architettata con premeditazione il bravo e diligente fotografo free lance Manzo relazionava, al sindaco, poco dopo, quanto accaduto, all’interno del comune di Castellammare di Stabia (ma non era un free lance???).
Spiace che un giovane professionista si presti a questi giochetti. La libertà di stampa, alla quale teniamo e che in più di un?occasione abbiamo difeso, non è quella sbandierata dal solerte Manzo che dovrebbe prima imparare l’educazione per poi fare, se vuole, il servo del potere, dichiarando la verità senza nascondersi dietro al tesserino di giornalista e alla libertà di informazione. Interesseremo il Presidente dell’Ordine dei giornalisti per questo spiacevole episodio.