Napoli, gli studenti scendono in piazza

Anche Napoli partecipa alle mobilitazioni studentesche di tutta Italia, con cortei di molte migliaia di studenti: nella mattinata di venerdi ci sono stati tre cortei studenteschi con la partecipazione di Cobas e Centri sociali. I manifestanti hanno poi confluito in piazza Plebiscito per dire no i tagli al sistema scolastico italiano. Da piazza del Gesù è partito il corteo di Cobas e “Studenti autorganizzati”, vicini ai Centri sociali. A Piazza Dante si concentrati gli aderenti alla Rete “Fuc”, mentre a piazza Garibaldi si sono dati appuntamento gli studenti dell’ Uds (unione degli studenti).

Erano presenti anche molte le delegazioni provenienti dai comuni intorno alla città.  “No alla privatizzazione”, “Non ci può essere nessuna riforma senza finanziamenti”, “l’Università è una risorsa per l’Italia, non tagliamola ” , gli slogan e gli striscioni più ricorrenti

Momenti di tensione si sono però registrati quando alcuni hanno deciso di deviare il percorso stabilito in precedenza per andare a manifestare davanti alla Regione. La polizia lo ha impedito chiudendo i varchi verso quella sede e riportando il corteo nella direzione originaria verso piazza Plebiscito.
In precedenza la polizia aveva sequestrato petardi e un fumogeno a due esponenti dei disoccupati Bros, tra Piazza San Domenico Maggiore e Piazza del Gesù.

Il sindaco de Magistris ha incontrato gli studenti che si erano fermati a Palazzo San Giacomo e ha tenuto un piccolo discorso: “Questa manovra spingela Regionead un taglio dei vostri diritti (dai libri di testo al trasporto pubblico Come accade purtroppo per tutte le politiche sociali. – afferma de Magistris. “Ribadisco come questa amministrazione abbia a cuore il diritto allo studio e quello alla manifestazione del pensiero critico, che sono un bene comune da difendere: dunque sostegno all’istruzione pubblica e contrasto ad ogni criminalizzazione del dissenso di piazza, ad ogni zona rossa che blinda i “palazzi” come fortini di casta, quasi la politica non appartenesse ai cittadini ma fosse gestione di pochi”. Poi ancora il sindaco fa riferimento a iniziative più concrete: “Dopo il censimento degli immobili del Comune, alcuni di essi saranno affidati ai giovani perchè vi creino spazi di incontro, discussione, attività che consentano la loro crescita ed insieme quella di tutta Napoli”

                                                                                                                                Mario De Angelis

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