Lo ha detto Antonio Irlando, editorialista de Il Gazzettino vesuviano e responsabile dell’Osservatorio Patrimonio Culturale riferendosi a quanto ha dichiarato alla stampa il sottosegretario ai Beni Culturali, Riccardo Villari, intervenendo a Pompei all?inaugurazione dei lavori di restauro dell’antica conceria romana.
“La situazione negli scavi è drammatica e i crolli di parti di muri ed intonaci decorati, come ampiamente documentato, si verificano quotidianamente anche senza le pioggie – spiega Antonio Irlando – aspettare gli eventuali fondi europei per mettere in sicurezza idrogeologica l’area archeologica,come ha detto il sottosegretario, ci sembra gravissimo perché Pompei dispone di somme notevoli che derivano dalla vendita dei biglietti d’ingresso con le quali i lavori, nelle conosciute aree critiche, sarebbero potuti già partire da molti mesi”.