Ma Raffaele Sepe è comunque reduce da due appuntamenti col palcoscenico della grande lirica. La prima, storica, in Giappone, dal 4 al 20 settembre scorso, dove è stato ‘cover’ di uno dei tenori più acclamati e stimati al mondo. Si tratta dell’artista cileno Marcelo Alvarez, che, all’ultimo minuto ha sostituito l’indisposto altrettanto celeberrimo Kaufman. L’opera messa in scena due volte al teatro di Otsu ed altrettante a quello di Tokio, era la ‘Carmen’. Protagonista femminile la mezzosoprano georgiana di Tiblisi, Nino Surgulaze, la cui ‘cover’ era rappresentata da Anna Malavasi.
Proprio quella Anna Malavasi che qualche anno fa ha tenuto a battesimo il Sepe nell’omonima opera presentata al teatro comunale di Bologna.
“E’ stata un’avventura fantastica quella giapponese”, ci ha confidato il nostro tenore. “Sembrava un altro mondo! Il pubblico giapponese amante dell’opera lirica faceva interminabili code con in mano le nostre foto, solo per un autografo e per stringerti la mano. Naturalmente nelle quattro rappresentazioni si è registrato sempre il pienone ed il gradimento è stato eccelso. E, figuratevi, che il biglietto di entrata, era l’equivalente di circa 700 euro”.
Neanche un attimo di pausa che Raffaele Sepe è dovuto volare in Liechtenstein per il rinnovo di una ‘Borsa di Studio’ conseguita per particolari meriti nella città dei ‘Paesi Bassi’ di Baduz e attribuitagli dalla ‘SIIA Fondation’.
Per l’occasione Raffaele si è esibito nel primo e nell’ultimo atto del ‘Don Carlo’ di Giuseppe Verdi.
Come già detto, al momento il suo ‘riposo attivo’ lontano dalle scene, si svolge in Sicilia. In attesa della ripresa del suo peregrinare artistico. Ed anche stavolta, chissà dove, chissà con quali grandi artisti internazionali!