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Napoli, allarme igienico-sanitario alla caserma “Raniero”

Allarme igienico-sanitario alla caserma “Raniero” di via Bernardo Tanucci a Napoli, i poliziotti scrivono alla Questura. Il sindacato Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) denuncia la grave situazione di degrado in cui versa la sede dell’ Ufficio Prevenzione Generale, dove ogni giorno centinaia di funzionari prestano servizio. La scena che ci si para dinanzi è alquanto desolante: pareti grondanti polvere e ragnatele, servizi igienici luridi, cestini traboccanti rifiuti di tutti i tipi lungo i corridoi non ritirati da diversi giorni. Pare che il problema principale sia costituito dalla carenza di personale adoperato dall’unica ditta di pulizie operante su tutto il territorio di Napoli. Ogni mattina due addetti si presentano in caserma, ma è evidente che non possano coprire con il loro lavoro e col massimo della volontà e delle forze un’area di circa 7.000 mq. La situazione, sotto gli occhi di tutti, è ormai al collasso e rischia di diventare, ogni giorno che passa, sempre più pesante. Urgono provvedimenti immediati. “Conosciamo bene i nostri compiti e siamo ben coscienti che tra essi vi sarebbe solo quello di rivolgersi al medico competente per i sopralluoghi della caserma per verificarne la salubrità e non alla preposta autorità sanitaria locale – dice il segretario provinciale del Coisp Giulio Catuogno –  ma, coscienti della propria attività di difesa dei diritti dei funzionari di polizia, e a fronte di un’ampia normativa in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, gradiremmo non dover giungere ad interpellare il servizio di Polizia Sanitaria per la risoluzione definitiva del problema. Non consentiamo che servitori dello Stato si accingano personalmente a pulire i servizi igienici della propria caserma solo perché lo Stato ha tagliato i fondi – accusa il leader del sindacato – dietro ogni poliziotto vi sono un uomo ed una donna che hanno diritto di vivere e lavorare nella serenità psicologica e nella salubrità degli ambienti per avere la certezza di poter abbracciare i propri familiari con la coscienza di essere sani. Questa è una faccenda davvero seria a cui bisogna far fronte immediatamente, predisponendo misure urgenti e provvedimenti adeguati affinché la situazione possa essere risolta. La nostra è solo una mera richiesta d’aiuto affinché le nostre parole giungano ai preposti enti presso la Prefettura e ai  dirigenti delle aziende che ci collaborano, affinché nelle nostre case/caserme non si vedano più scempi simili”. Alcuni mesi fa la segreteria nazionale del Coisp lanciò una provocazione avente come destinatario il ministero degli Interni, chiedendo la dotazione di kit pulizia al personale delle forze dell’ordine al fine di impiegarlo in situazioni di estrema necessità. Attualmente, all’interno della Raniero, sarebbe in atto una raccolta fondi per acquisto materiale di pulizie, “nel tentativo di riportare alla civile decenza la zona adibita ai servizi igienici, sita all’interno della “presunta” area benessere, cui non si effettuano pulizie e disinfestazioni da mesi”, si legge nella lettera inviata al questore Luigi Merolla. Mai provocazione fu così profetica…

Claudio Di Paola

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