I tafferugli scoppiati ieri, presso la facoltà di Lettere e Filosofia, sono uno spiacevole episodio aimè non nuovo negli ultimi periodi. Disordini tra esponenti di casa – pound e collettivi di lettere si sono già verificati negli scorsi messi con l’accoltellamento di uno stesso ragazzo della facoltà. Tali episodi rappresentano giornate nere per la stodia dell’Ateneo Federiciano, che ci riportano alle tristi giornate degli scontri degli anni 70 tra gruppi di studenti “rossi” e “neri”. In mezzo a tale scontro, che poco a che vedere con le proteste studentesche per il diritto allo studio e contro i tagli del Ddl Gelmini, ci sono gli studenti veri, li stessi che scendono in piazza contro una riforma sbagliata ma che allo stesso modo tentano di mantenere le scadenze del proprio percorso di studi, evitando che la condizione di fuori corso contribuisca ad aggravare la propria situazione. E’ loro che la Confederazione degli Studenti vuole salvaguardare facendo un appello alle forze dell’ ordine affinchè vigilino in modo tale da evitare che gruppi provocatori come quelli di “Casa Pound” invadino le facoltà per scatenare disordini. Il secondo messaggio è rivolto ai gruppi dei collettivi di Lettere e Filosofia che hanno avuto la furbesca pensata di rioccupare la facoltà ancora una volta: già l’anno scorso a causa di un’ occupazione continua della facoltà, tanti studenti non hanno potuto sostenere esami nella sessione autunnale o addirittura non gli è stato possibile laurearsi, creare le stesse condizioni anche quest’ anno, non è una forma di protesta a favore degli Studenti ma solo un recar danno agli stessi. Come Confederazione degli Studenti, ci auguriamo che episodi come quelli di ieri non si verifichino mai più e che gli studenti di Lettere e Filosofia, possano tornare a studiare e seguire corsi nelle loro aule al più presto, noi continueremo a portare le Loro istanze all’interno di tutte le istituzioni come da sempre facciamo.
Marcello Framondi
Seg. Regionale Campania
Confederazione degli Studenti