Portici, nuove proteste delle madri nubili: arriva l’aiuto alle politiche sociali

Non si placano le proteste delle madri nubili della città della Reggia. Circa quindici ragazze nella fredda serata di ieri hanno manifestato sotto la sede del comune in via Campitelli, per i ritardi dei pagamenti dei sussidi a loro riservati. La polemica era già stata sollevata la scorsa settimana in consiglio comunale, quando le ragazze madri invasero l’aula consiliare protestando contro il primo cittadino e l’assessore alle politiche sociali. 
 
Lo scontro. Il sindaco Vincenzo Cuomo che incontrò le ragazze madri prima dell’inizio della riunione dell’assise, spiegò che il problema non era causato dall’amministrazione comunale porticese, ma bensì da quella della vicina San Giorgio a Cremano che non aveva ancora provveduto a pagare alle famiglie la prima trache, pari ad un terzo della spesa totale come imposto dalla Provincia. Tuttavia è presto arrivata la risposta dell’assessore alle politiche sociali del comune di San Giorgio a Cremano, Luciana Cautela, che ha spiegato: “Nel 2010 la Provincia chiese ai comuni l’anticipazione e il pagamento dei contributi dovuti alle madri nubili. In effetti, nel coordinamento istituzionale si stabilì di eseguire tale mandato ma il comune di San Giorgio ha riconosciuto la sola sua parte, trasferendo alle stesse i contributi provinciali ricevuti attraverso un’anticipazione del 70% sulla spesa totale. La restante parte, quella spettante a Provincia e Regione, non è stata ancora sbloccata”. Uno scaricabarile che non è piaciuto alle ragazze madri, che hanno deciso di ritornare all’assalto e partecipare alla riunione dei capigruppo per chiedere la risoluzione del problema. 
 
Le testimonianze. Le disperate ragazze madri non hanno esitato ad accorrere a manifestare il loro dissenso nell’atrio del palazzo di città. Ad attenderle un imponente schieramento di forze dell’ordine, forse eccessivo. Nel mirino delle proteste del comitato spontaneo delle ragazze madri ancora una volta sono finiti il sindaco Vincenzo Cuomo e l’assessore alle politiche sociali Alessandro Fatatis, ospite straordinario alla riunione dei capigruppo. “Non è possibile vivere per nove mesi senza avere i soldi necessari per le spese quotidiane – spiegano le madri disperate -. Le istituzioni dovevano muoversi prima, non aspettare che la questione degenerasse. Intanto i nostri bambini stanno andando a scuola senza libri, perché noi non ce li possiamo permettere, è una spesa che non possiamo sostenere. L’amministrazione ha pensato bene di organizzare varie feste cittadine, ignorando i nostri ben più gravi problemi”. 
 
La soluzione. Alla riunione dei capigruppo hanno partecipato anche l’assessore alle politiche sociali Alessandro Fatatis, e la portavoce delle madri nubili Paola Bruno, che hanno cercato di trovare una soluzione per il disperato caso delle famiglie disagiate. La soluzione è arrivata da Vincenzo Ciotola, esponente del Popolo della Libertà. Il consigliere comunale di opposizione ha chiesto una variazione di bilancio da approvare nel prossimo consiglio comunale destinando fondi alle politiche sociali, in modo da poter liquidare le famiglie disagiate. Una proposta che ha messo d’accordo tutti, con conseguente soddisfazione delle ragazze madri che attendono ora la riunione dell’assise.
 
I commenti. Soddisfazione da parte della portavoce delle madri nubili Paola Bruno, che commenta: “Ieri ho assistito per la prima volta ad una propensione verso il cittadino disagiato da parte delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Per risolvere la situazione precaria delle politiche sociali in generale ed in particolare quella delle madri nubili si indirà un consiglio comunale ove all’ordine del giorno ci sarà una variazione di bilancio per rimpinguare il portafoglio delle politiche sociali. Mi chiedo – prosegue Bruno – come una soluzione così ovvia non sia stata presa a priori. Perché arrivare alle contestazioni, creando ulteriori disagi, per poi risolvere i problemi?”. Alla manifestazione delle ragazze madri era presente anche il presidente dell’associazione Borgo Antico, Antonio Lippolis, che ha commentato: “finalmente una soluzione è stata trovata. Era una situazione surreale quella delle ragazze madri, non si poteva continuare così. La proposta avanzata dall’amministrazione è sicuramente efficace, anche se è arrivata in forte ritardo. Noi da tempo avevamo proposto, nei vari incontri, di effettuare una variazione di bilancio in favore delle politiche sociali, un settore che a Portici è in fortissima difficoltà”.

 

Andrea Scala

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