L’arresto, avvenuto a Scafati in Via Poggiomarino, è stato l’epilogo di una complessa attività di indagine scaturita dalla tentata rapina ai danni di una pizzeria di Via Lepanto a Pompei.
Il fatto è avvenuto alle ore 00.25 circa. Giuseppe Schettino si è presentato in pizzeria ed ha ordinato un panuozzo. Durante l’attesa ha estratto dalla cintura una pistola e puntandola verso il petto della fidanzata del titolare, una 24enne di Pompei, ha chiesto che gli venisse consegnato il denaro custodito nel registratore di cassa. A questo punto al ragazza si è precipitata in cucina dal titolare, un 27enne, anche lui di Pompei, per avvisarlo su quanto stava accadendo. Per nulla intimorito l’uomo ha afferrato una scopa e si è precipitato in sala dove Schettino alla sua vista ha riposto la pistola sotto il giubbotto e si è dato alla fuga facendone però cadere inavvertitamente il caricatore a terra. Giunto all’esterno della pizzeria Schettino si è ricongiunto con la complice che lo attendeva, sono saliti su un’autovettura e si sono rapidamente allontanati. Il titolare della pizzeria ha quindi chiamato la Polizia che in pochi attimi è giunta sul posto e grazie alla dettagliata descrizione tanto dello Schettino quanto della sua autovettura, si è messa sulle sue tracce. I poliziotti hanno quindi raggiunto l’indirizzo di residenza del rapinatore ma non l’hanno trovato. Verso le 04 sono però riusciti ad individuare l’alloggio della coppia ed a conferma hanno anche trovato parcheggiata l’autovettura usata per la rapina non distante da quest’ultimo.
Lo stabile è stato pertanto accerchiato e dopo che il figlio della donna ha aperto la porta, gli agenti si sono precipitati in camera da letto
L’arma e l’autovettura utilizzata per la tentata rapina sono state quindi sequestrate ed i due sono stati arrestati per tentata rapina aggravata.
Successivamente il titolare della pizzeria e la sua ragazza hanno riconosciuto nella coppia i due autori della tentata rapina ed in seguito ad un apposito accertamento tecnico, il caricatore rinvenuto nel luogo del delitto, è stato giudicato perfettamente combaciante con l’arma rinvenuta nell’abitazione della coppia.
Giuseppe Schettino e Giuseppina Maria Longobardi sono stati subito condotti alla Casa Circondariale di Salerno-Fuorni.