Si è tenuto ieri sera nella sala consiliare di Palazzo Farnese un acceso consiglio comunale che aveva tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del riequilibrio di bilancio, la ricognizione sullo stato di attuazione del programma, debiti fuori bilancio e le tanto discusse delibere n. 125 e 126 riguardanti la maggiorazione dell’addizionale Enel e il finanziamento di 300 mila euro da parte del Comune alla Sint S.p.a, partecipata comunale che gestisce il patrimonio immobiliare delle Terme di Stabia. In prima convocazione, alle ore 19, erano presenti in aula solo 11 consiglieri e quindi per mancanza del numero legale l’apertura dei lavori è avvenuta alle ore 20, quando in seconda convocazione erano presenti 26 consiglieri comunali. Ma a bloccare di nuovo i lavori del consiglio comunale ci hanno pensato i tanti lavoratori stabiesi (Fincantieri, Avis e Stabia Porto) in protesta per le loro rispettive vertenze. La prima mezz’ora di consiglio è stata praticamente ad appannaggio delle proteste dei lavoratori. Si è dovuto registrare un duro faccia a faccia tra il sindaco Bobbio e l’ex sindaco Vozza che chiedeva spiegazioni del perché non si procedeva all’inizio del dibattito. E’ stata necessaria una nuova sospensione per portare la calma in aula. Il dibattito in aula è entrato nel vivo quando è stata posta ai voti la delibera 126 riguardante la maggiorazione dell’addizionale Enel: l’opposizione dichiara per l’ennesima volta ‘illegittimo’ l’atto in questione perché l’introduzione di un nuovo tributo spetterebbe alla Giunta e non al consiglio comunale. Il segretario generale ha poi chiarito che trattandosi di una maggiorazione di un tributo già esistente può essere introdotto dal consiglio. Tutti i punti all’ordine del giorno (tranne che per i debiti fuori bilancio approvati all’unanimità) sono passati con 16 voti favorevoli della maggioranza (compreso il sindaco) contro gli otto ‘no’ della minoranza. Anche in queste votazioni da registrare l’abbandono dell’aula dei consiglieri ‘delusi’ della maggioranza ovvero Melisse, Esposito, Federico e De Julio. L’unico punto che non è stato approvato è quello della delibera 126(finanziamento alla Sint). La coalizione di maggioranza non ha trovato la coesione su questo punto ed ha fatto venire meno il numero legale dopo la sospensione richiesta dal consigliere Pane.
Raffaele Cava