Autunno caldissimo a Boscotrecase. E’ proprio il caso di dirlo, perché mai nella storia di questa Comune si era presentato un anno disgraziato come questo 2011. I lavoratori dipendenti del Comune, dopo le ferie estive, hanno avuto l’amara sorpresa di non riscuotere lo stipendio del mese di settembre e la totale mancanza di certezza circa i tempi e la regolarità di erogazione degli stessi per i prossimi mesi. Intanto i dipendenti dell’Ente il giorno 7 settembre scorso si sono riuniti in assemblea per discutere il caso, la controparte non era presente e nessun amministratore ha dato spiegazioni in merito mentre il sindaco Agnese Borrelli è introvabile da più di una quindicina di giorni, pare per motivi di salute. Le rappresentanze sindacali unitarie hanno informato il prefetto di Napoli chiedendo un autorevole intervento a tal fine.
Cosa è successo in questi ultimi mesi che ha determinato questo stato di semifallimento dell’Ente comunale? Visto che chi poteva e doveva parlare o non è reperibile (sindaco) o non si sbottonano (assessori) abbiamo indagato per nostro conto e la verità è uscita fuori: i soldi del Comune sono stati bloccati da un’ingiunzione di pagamento della G.F.C. srl, impresa edile che vanta crediti da lunghissima data per aver eseguito dei lavori in via Sepolcri.
Questi i fatti. Il Comune di Boscotrecase con delibera di Giunta municipale n. 195 del 21 giugno 1996, approvava il progetto per la realizzazione dei “collettori emissari nella rete fognaria, allacciamenti al collettore in galleria principale dell’impianto di depurazione Foce Sarno”. Successivamente con delibera n. 5 del 23 gennaio 1997, venivano affidati all’A.T.I. G.F.C. Nel mese di agosto del 1997 veniva stipulata una convenzione in virtù della quale “il Comune di Boscotrecase assicurava assumendosene ogni responsabilità che non esistevano impedimenti di sorta di tutti gli adempimenti di legge e regolamentari per consensi, autorizzazioni e pareri di qualunque Autoritario Ente”. L’11 settembre 1997, il Comune consegnava i lavori all’A.T.I. G.F.C., l’ultimazione delle opere è prevista per l’11 maggio 1998.
Il 15 settembre del 1997, il Comune disponeva la prima sospensione dei lavori. Dopo ben sette sospensioni e riprese dei lavori per imprevisti con il Comune di Torre Annunziata, con le Autostrade, con la Circumvesuviana, vi fu una proroga per cui la nuova data di ultimazione dei lavori era fissata per il 13 novembre 2000.
Vi furono poi altre sospensioni dei lavori per difficoltà con la Società Autostrade, con il Comune di Torre Annunziata, con l’Asl Na5, con l’istituto scolastico “G. Galilei”, con la Telecom. In data 30 settembre 2003 veniva emesso il certificato di ultimazione dei lavori e il 9 maggio 2004 si predisponeva il conto finale dei lavori. Questi erano terminati con 33 mesi e 26 giorni di ritardo. Il giorno 8 ottobre 2004 la commissione di collaudo emetteva il certificato di collaudo delle lavorazioni.
Nell’agosto del 2005, l’A.T.I. con verbale sottoscritto accettava esclusivamente in via transattiva l’importo dovutole di circa 528mila euro a definitiva tacitazione di ogni richiesta risarcitoria. Take accordo era condizionato al pagamento della somma entro tre mesi dalla sottoscrizione. Tale accordo fu disatteso. Iniziarono le procedure legali.
Trascorsi altri sei anni giungiamo ai giorni nostri, il Comune è già in condizioni precarie, con un bilancio approvato all’ultimo momento, un bilancio a detta di tutti limitatissimo che dovrà subire i tagli imposti dalla Finanza centrale, lo stesso non è in condizioni di muoversi e di operare.
Tutta questa faccenda ha interessato ben tre amministrazioni, il secondo mandato Borrelli, il quinquennio Manzo ed il terzo mandato Borrelli. E intanto i dipendenti non vengono pagati, la ditta di raccolta rifiuti non viene pagata, per una settimana i cittadini devono tenersi in casa “l’umido” perché non viene ritirato. Il quadro è completo. Il sindaco Borrelli ha scelto davvero un bel momento per ammalarsi.
Pasquale Cirillo