La compagine di Torre del Greco domenica saprà se il momento nero è terminato per davvero e se si può cominciare a cercare con consapevolezza e convinzione di arrivare lì dove per il momento è ben attraccato il motoscafo Ischia,alla guida del girone H di Serie D. Prova,però,a non caricare troppo l’ambiente il presidente Gaglione: “Contro gli isolani per noi dovrà essere un match come tutti gli altri. Certo sappiamo che la sfida è impegnativa ,ma finora di gare facili non ne ho viste e non parlo solo disputate dai miei giocatori. Lo dimostra il fatto che la classifica è piuttosto corta,anche se in fondo si sono disputate solo sei gare”. Ed è proprio il non insormontabile distacco che separa Turris e Ischia a condannare i corallini alla gara della vita: una vittoria,infatti,porterebbe Cosa e company a quattro lunghezze dal primato,Brindisi e Nardò permettendo. Liquidato sembra comunque proiettato verso un classico 4-4-2,che nelle ultime gare se non altro ha garantito maggior solidità difensiva. E’ praticamente certa la presenza del centrale di centrocampo Gilfone,i quale ha pienamente recuperato dal colpo all’occhio subito durante la sfida con la Sarnese,colpo che lo aveva costretto a lasciare già al 30’ il terreno di gioco. Ma è probabilmente tra le vie del paese che la Turris sta disputando la gara più importante. Sono,infatti,comparsi,affissi su muri e pali della luce,manifesti di protesta contro il numero uno corallino,Rosario Gaglione,a firma dei supporters corallini. I tifosi lamentano di un’assenza dal calcio professionistico che dura ormai da undici anni ed invitano il presidente a lasciare spazio a nuove forze economiche per dare modo alla squadra di ritornare a calcare i grandi palcoscenici. D’altronde Gaglione si è più volte detto pronto a lasciare la presidenza anche gratuitamente,a patto che si presenti qualcuno con programmi seri e di lungo corso. I tifosi torresi,attivatisi per ricercare imprenditori col “vizio” del calcio,per il momento hanno incassato il no del sindaco Ciro Borrelli,alla richiesta di un formale passaggio pro tempore della società,che sarebbe stata consegnata proprio alla sua gestione. Inoltre,nel manifesto si parla anche della costruzione della Cittadella dello sport,primo passo verso una seria programmazione di tutte le attività sportive e non solo calcistiche. Resta da vedere se questo urlo di passione sarà sommerso dalla passività dell’imprenditoria e della politica cittadina o se potrà mischiarsi in mezzo ad un coro polifonico al grido di forza turris.