L’Amministratore Delegato dell’Oplonti Multiservizi contro l’Amministrazione Comunale

Fa riflettere l’analisi sulla situazione legata alla raccolta differenziata, pubblicata da Vincenzo Sica nel suo blog. Per chi non lo sapesse, Vincenzo Sica è l’amministratore delegato della Oplonti Multiservizi Spa ed il presidente dell’associazione Centrocomune, si sofferma quindi su quei dati che dimostrano la responsabilità dell’Amministrazione Comunale nella cattiva gestione dei rifiuti.

Di concerto con l’Amministrazione Comunale, nell’ottobre 2010 è partita la raccolta porta a porta e dopo i primi cinque mesi, quando si era raggiunto il 37% di differenziata e non si era coperta che metà della città (tuttora è così), Vittorio Sica già espresse le sue prime riflessioni a riguardo: “Sarebbe bastata una diligente attività di programmazione, per prevedere, già in sede di assestamento di bilancio 2010, ma chiaramente anche nei bilanci previsionali relativi agli anni precedenti, le risorse finanziarie necessarie per l’acquisto dei contenitori, sufficienti per coprire l’intero territorio comunale, così come indicato dalla società. Ma ciò non è avvenuto!”

Con l’arrivo dei nuovi fondi, insieme alla Dr.ssa Annarita Mastromarino, al  coordinatore Giovanni Conte ed ai responsabili e i dipendenti si è potuto riorganizzare il servizio, cercando di introdurre nuovi sistemi di raccolta che tenessero comunque conto della copertura parziale della città.

Di tutta la questione, il fatto più assurdo, sempre secondo Sica, è che l’Amministrazione, abbia deciso di non allargare la zona di copertura del servizio proseguendo territorialmente  sull’asse Via Vittorio Veneto- Piazza Ernesto Cesaro, ma si è deciso di saltare la zona sud della città, passando direttamente al quartiere di Rovigliano. L’azione lascia perplessi sia la società Multiservizi sia gli abitanti, decisamente amareggiati dalla discriminazione.

Altro punto a sfavore dell’Amministrazione nella gestione della raccolta dei rifiuti, è la giacenza di 550 contenitori, acquistati con i fondi di giugno 2011, con i quali si potrebbero soddisfare le esigenze di altre 1200 famiglie, e che al momento sono depositati nel piazzale di Via Terragneta. A questo si aggiungono i comportamenti errati di una parte dei cittadini che non ha ancora compreso le modalità della differenziazione dei rifiuti, o forse non ha compreso la necessità del loro riciclaggio e sversa il materiale nei contenitori stradali in maniera indifferenziata, costringendo la società ad eliminare i suddetti contenitori.

Piazza Matteotti e la zona del porto sono delle micro discariche senza controllo.

L’obiettivo previsto dalla legge del raggiungimento del 50% entro 31 dicembre 2011 sembra lontano. Leggiamo infatti nella nota di Sica: “Al 30.9.2011 la percentuale di raccolta differenziata è pari al 35,40%, con un andamento annuale pari a 36% e con un “trend” tendenzialmente negativo. Intanto entro il 31.12.2011, dovremmo raggiungere la percentuale media annuale pari al 50% di raccolta differenziata, al fine di evitare gli aumenti previsti dalla legge sul costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati, che si ripercuoteranno sulla determinazione della TARSU”.

Ancora una volta a pagare per la cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti e per i comportamenti scorretti di alcuni abitanti, saranno i cittadini che dovranno accollarsi spese alte a fronte di un servizio scadente.

Anna Bottone

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