L’amministrazione Ricci, quindi, non è più solo nervosa ma sembra essere giunta ad una fase critica. La crisi politica a questo punto è quanto mai palese: basti pensare che Esposito è da sempre uno dei pilastri dell’amministrazione di Volla.
Il sindaco Salvatore Ricci, con decreto sindacale n. 22 del 12/10/2011, ha revocato la delega relativa alle Politiche Sociali e Giovanili assegnata dal 2007 all’arch. Francesco Esposito. La notifica nella serata di ieri, attraverso la polizia municipale. L’amministrazione Ricci, quindi, non è più solo nervosa, ma sembra giunta ad una spaccatura insanabile, almeno per quel che riguarda il rapporto del primo cittadino con i rappresentanti dell’ex Alleanza Nazionale. La crisi politica a questo punto è quanto mai palese: basti pensare che Esposito è da sempre uno dei pilastri dell’amministrazione di Volla.
Le motivazioni, si legge dalla nota, sono relative ad ” una diversa visione del ruolo e delle mansioni dell’organo di governo del Comune…”.
«E’ chiaro» , risponde l’Assessore, «che il sindaco ed io abbiamo una diversa visione dell’amministrare un territorio.
Negli ultimi giorni ho protocollato una serie di note relative ad una serie di problematiche che affliggono il territorio e la cittadinanza, per cercare di smuovere l’oramai ferma e statica macchina comunale. E’ assurdo, a mio avviso, che sul territorio il verde pubblico sia abbandonato a se stesso, che sia impossibile per un cittadino camminare su un marciapiedi libero in special modo se si è affetti da disabilità; che ad un mese dall’inizio della scuola ancora non sia partita la refezione scolastica; che non si organizzi la macchina comunale per servire al meglio i cittadini; che sul territorio esistano automobili abbandonate in sosta e nessuna prenda alcun provvedimento; che non ci si occupi dell’arredo urbano; che i commercianti debbano potarsi gli alberi per svolgere la loro attività pur pagando regolarmente le tasse; che non esista alcuna programmazione di governo del territorio.
Di fronte a questo ed altro ancora sono ben onorato di non condividere la stessa visione politica anche perchè, il sottoscritto, ogni giorno si è sempre posto la domanda su come poter dare al Comune e non prendere.
Se il territorio me ne darà occasione, sarò sempre pronto a dare il mio modesto contributo per costruire una città più vivibile, un luogo migliore in cui vivere in prima persona e far vivere il prossimo.
Un ultimo ringraziamento infine agli assessori colleghi e consiglieri comunali che mi sono stati vicini in questi lunghi quattro anni, ai funzionari comunali ed ai dipendenti tutti che mi hanno permesso di lavorare, nel settore di cui ero responsabile, realizzando il programma politico che ci eravamo impegnati, con la cittadinanza, a realizzare».
Dichiarazioni quelle rilasciateci dall’ex assessore che parlano di un malessere che parte da lontano. Forse anche per Esposito ora no resta che lanciare la campagna elettorale; nelle sue dichiarazioni certamente non si legge la fine di un impegno per la comunità. Quali saranno i prossimi passi e le prossime scelte staremo a vedere, ma conoscendo la storia di Esposito certamente a destra.
Dal canto suo il primo cittadino Salvatore Ricci, raggiunto telefonicamente ha confermato la necessità di una scelta, di una priorità data a ragioni amministrative a fronte di opportunità politiche. «Il sindaco deve innanzitutto dare priorità alla vita amministrativa ed al buon funzionamento della squadra di governo. Purtroppo con l’architetto Esposito, con il quale mi lega anche una antica consuetudine familiare, è venuto meno quel rapporto fiduciario che ci ha visto lavorare proficuamente per oltre quattro anni».
Ed a proposito di macchina amministrativa il primo cittadino vollese ci ha confermato che già nei prossimi giorni, certamente prima del prossimo consiglio comunale, la giunta sarà integrata dei componenti, tre con Esposito, mancanti.
L’impressione che ci resta dopo aver ascoltato i protagonisti di questo, forse anche atteso sisma amministrativo vollese è che il giocattolo si era già rotto da qualche tempo, ma nessuno dei giocatori vuole mostrare di esserne dispiaciuto.
Gennaro Cirillo