Castellammare. Vertenza Avis, botta e risposta tra Bobbio e i sindacati: chi è il “pinocchio” della situazione?

La vertenza degli operai Avis negli ultimi giorni è sfociata in un duro botta e risposta tra il sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, e il rappresentante sindacale Fiom-Cgil, Luca Ruocco. I primi malumori degli operai stabiesi sono emersi nell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Palazzo Farnese.

12 ottobre: Nell’aula consiliare di Palazzo Farnese alle ore 20, in seconda convocazione, si aprono i lavori del consiglio comunale chiamato a votare importanti provvedimenti tra cui il riequilibrio di bilancio. Subito monta la protesta dei lavoratori stabiesi di Fincantieri, Stabia Porto e Avis. A protestare con maggiore veemenza sono quelli dell’Avis che urlavano ad indirizzo di Bobbio e della sua maggioranza frasi del tipo “Il padrone ha chiuso, ci ha licenziati tutti”, “Ci sono altre sessanta famiglie in mezzo a una strada”. I consiglieri non sapendo proprio cosa dire facevano spallucce. Le proteste dei lavoratori hanno bloccato lo svolgimento del consiglio per mezz’ora prima della sospensione della seduta. Gli operai hanno consegnato un documento ai consiglieri, che in 18 hanno sottoscritto, dove si ribadisce la volontà che l’area dell’Avis rimanga a vincolo industriale senza alternative valide. I progetti dell’amministrazione comunale di Bobbio vogliono, attraverso il ‘Più Europa’, la riconversione in housing sociale (ovvero costruzione di case e centri commerciali).

13 ottobre: In mattinata presso gli uffici della Prefettura sono riuniti al tavolo il sindaco Bobbio, l’avv. Cardillo rappresentante della famiglia De Luca proprietaria dell’area Avis, il dott. Mosca collaboratore dell’assessore regionale al Lavoro Nappi e il rappresentante sindacale Fiom-Cgil, Luca Ruocco. Obiettivo principale del tavolo è trovare una soluzione affinchè la cassa integrazione degli operai Avis, che scade a dicembre, venga prolungata. Il sindacalista Ruocco esce dall’incontro insoddisfatto e dichiara:”Il sindaco solo oggi si è deciso a contattare un imprenditore che condivida le linee guida del progetto. Ha detto che la sua parte l’ha fatta. Intanto la cassa integrazione non è stata prolungata, ci sarà un nuovo incontro in Regione l’8 novembre per aggiornarci sulla vicenda. Non possiamo aspettare il ‘Più Europa’, installeremo anche noi un gazebo per il presidio Avis nelle vicinanze di Palazzo Farnese”. L’incubo dei lavoratori Avis è quello di esser messi in mobilità dopo tre anni di difficile vertenza.

14 ottobre: C’è un acceso botta e risposta tra il sindaco Bobbio e il sindacalista Ruocco che si danno del ‘bugiardo’ a vicenda. Il sindaco stabiese diffonde un comunicato in cui spiega la sua versione dei fatti. “Nel corso della riunione Ruocco ha cercato una polemica gratuita e strumentale che gli ho chiarito prontamente. Ha diffuso false notizie sull’esito dell’incontro- ha affermato Bobbio- ho spiegato che il percorso del ‘Più Europa’ sta giungendo al termine. Le linee guida sono state approvate in giunta comunale e il 27 ottobre incontrerò gli imprenditori per la concertazione delle stesse linee guida. La stessa ‘De Luca Group’ già all’incontro ha dato parere favorevole. Così toccherà agli imprenditori presentare i loro progetti dopodiché sarà votata  in consiglio la variante allo strumento urbanistico. La competenza dell’amministrazione finisce in questo punto”. Bobbio ha inoltre precisato che l’istruttoria per la messa in mobilità dei dipendenti è stata dovuta avviare solo per pura formalità e che nello stesso momento già sono state messe in campo iniziative sul prolungamento degli ammortizzatori sociali di cui si ridiscuterà l’8 novembre in Regione. “Tutto questo non è stato riportato ai lavoratori dal piccolo lord – conclude Bobbio- Sono stanco di agitatori e attività fomentatoria e disinformante”. E’ arrivata prontamente la contro risposta di Ruocco che dice:” Signor sindaco lei continua a raccontare bugie non comprendo ancora se è o fa il bugiardo, comprendo che le menzogne potrebbero nascondere la sua incapacità ma tutto ha un limite. L’azienda e’ arrivata al tavolo ed ha affermato, con grande chiarezza, che da 18 mesi si sta perdendo tempo e per questo motivo deve far ricorso al licenziamento collettivo. Se questo non e’ vero – dice Ruocco – basta fare la prova del nove, abbia il coraggio di convocare l’azienda ad horas, in un consiglio comunale allargato ai lavoratori e alla città. Forse ha paura di mostrare la verità? Mostri la verità alla sua maggioranza e alla città, semplice no? Fare case? No grazie. Non e’ con il cemento che si da’ una mission produttiva ad un’area in crisi! Sarò anche piccolo di statura e il lord, per la mia educazione e per il rispetto che anche con la presente ho mostrato, lo prendo come complimento. Ma se questo e’ il suo modo di fare politica, di governare, se questa e’ la sua idea di sviluppo, lei e’ un piccolo politico e la statura non c’entra nulla!”. Molto probabilmente la prova del nove richiesta da Ruocco ovvero di convocare un consiglio comunale ad hoc per la vertenza Avis non ci sarà, però basterà attendere il 27 ottobre per sapere chi è il ‘Pinocchio’ della situazione.

Raffaele Cava

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